Il basilico è una delle erbe aromatiche più amate nella cucina nostrana, letteralmente immancabile in tantissimi piatti, ed è anche una pianta che si coltiva con facilità, preferibilmente in terra ma anche in vaso. Vi abbiamo già dato qualche consiglio per la coltivazione indoor nei mesi freddi, ma è questa la stagione perfetta per crescere vigorose piante profumate che vi accompagneranno fino all’autunno, perché da adesso in poi le si possono tenere all’aperto e alla luce del sole, come il basilico gradisce.
Spesso si acquistano le piantine già sviluppate per poi trapiantarle (ricordate di separarle una per una) nell’orto o in un grande vaso in terrazzo, ma se volete potete cominciare dalla semina direttamente a dimora perché in poche settimane otterrete un buon raccolto – ricordate però che il basilico germoglia solo quando la temperatura è di minimo 15 gradi, anche 20. Si può seminare dal mese di aprile e per tutta la primavera, in modo da avere foglie fresche e profumate fino ad ottobre: il basilico esige un clima caldo-temperato.
Per prima cosa, occorre trovare la location adatta: il basilico ama la luce solare, ma non quella delle ore calde, ama il caldo, ma non le temperature torride. Serve quindi un punto dell’orto (o del terrazzo) semi-ombreggiato, dove riceva luce naturale diretta solo nelle ore del primo mattino o del tardo pomeriggio; attenzione però a non collocarlo in una zona buia, deve essere comunque molto luminosa, anche se ombreggiata. Le piante di basilico hanno bisogno di annaffiature regolari, perché, soprattutto nei mesi caldi, tendono ad afflosciarsi velocemente se assetate. Naturalmente evitiamo di allagare la terra, per evitare marcescenze alle radici, aspettando che il terreno sia asciutto prima di annaffiarlo di nuovo.
Il basilico dà grande soddisfazione perché la crescita delle piante è molto rapida, e si scorgono foglie nuove ogni giorno, specialmente nei mesi caldi e in luoghi luminosi. Per avere una pianta piena di foglie occorre staccare i fiori appena crescono, semplicemente con la punta delle dita, altrimenti la pianta rivolgerà tutte le sue energie al loro sviluppo e poi disseccherà (nel suo ciclo naturale quella è la ‘missione compiuta’, ovvero la produzione dei nuovi semi). Inoltre se vogliamo che si sviluppi a cespuglio anziché in verticalità, dobbiamo potare spesso le cime, per indurre la pianta a sviluppare i piccoli germogli laterali e non solo quelli all’apice del fusto.