In attesa del caldo torrido dovremo fare i conti ancora con qualche pioggerella primaverile e chissà, forse anche estiva. Insomma: gli ombrelli servono ancora. Se ne avete qualcuno che non riuscite ad aprire o che ha la struttura che tende a piegarsi all’insù, non buttatelo per comprarne uno nuovo, spesso bastano solo dei piccoli e semplici interventi per ripararlo.
Nel caso alcune stecche fossero piegate, raddrizzatele con delle pinze e, se fossero spezzate, riparatele costruendo una steccatura: sovrapponete un’asticella di ferro sulla frattura e avvolgetela con nastro adesivo. A volte a rompersi o saltare via sono i rivetti che tengono unite le giunture a cerniera delle stecche: potete ripararle cucendo la giuntura con ago e filo che va avvolto intorno alla parte esterna infilandolo diverse volte nei buchi delle due stecche sovrapposte.
Se il tessuto dell’ombrello non è più ben teso, riattaccatelo alla struttura portante usando filo e un ago abbastanza fine da poter passare nei buchi delle stecche. Se il tessuto invece è lacerato, non vi resta che realizzare una toppa di nylon o di materiale simile usando una colla trasparente: stendete uno strato di colla sui bordi della toppa e tenetela saldamente in posizione finché la colla non si è asciugata. Potreste applicare le vostre toppe su altre aree dell’ombrello per renderlo piacevolmente decorato.
Nel caso si blocchi la linguetta del gancio metallico che tiene aperto l’ombrello, usate la lama di un taglierino per far uscire la linguetta e farla tornare alla posizione originaria, allo stesso modo potete intervenire negli ombrelli con il pulsantino sopra il manico che tende a bloccarsi.
Le cuciture delle giunture a cerniera delle stecche, se effettuate con cura e precisione, possono durare per mesi: evitate comunque di tenere la matassa del filo troppo stretta o finirà con l’usurarsi più velocemente a seguito di sfregamento.
