Barcellona è diventata la prima città al mondo a poter essere definita “vegan-friendly”. Il comune della capitale catalana ha infatti approvato una mozione del partito ERC per diventare “amica della cultura vegetariana e vegana”. L’intento di questa mozione è quello di portare il Comune ad impegnarsi a diffondere tra la società e ad informare i cittadini su forme alternative di alimentazione. Ma non è tutto: il programma preventivato prevede l’adozione e la promozione di numerose iniziative. Tra queste, l’adesione alla campagna internazionale “Meat Free Mondays” (lanciata dall’ex Beatles Paul McCartney), la creazione di una terza guida vegetariana sia in formato digitale che cartaceo e il lancio di un’app che guiderà sia i residenti che i turisti all’acquisto e al consumo veg.
Un’iniziativa che, oltre a difendere l’ambiente e gli animali, si pone l’obiettivo di rispettare le raccomandazioni sul minor consumo di carne e accogliere tutti coloro che condividono gli stessi principi. Il consigliere comunale Alfred Bosch, uno dei sostenitori della proposta, racconta: “Barcellona mira a diventare un punto di riferimento mondiale in questo ambito e attirare persone che condividono questa sensibilità, anche alla luce delle raccomandazioni ONU di ridurre il consumo di carne”.
Ma come si comporta il resto del mono? È interessante notare che la classifica stilata dagli utenti del sito Happy Cow delle cinque città più “veg friendly” vede al primo posto Berlino, seguita da New York, Portland, San Francisco e Londra. Nella capitale tedesca ci sono ben 28 ristoranti esclusivamente vegani e centinaia di altri dove si può trovare un menù adatto a vegetariani e vegani. Tuttavia, nel caso di Barcellona il movimento è partito dalle istituzioni pubbliche, che hanno richiesto e promosso un vero e proprio cambiamento culturale. Qualcosa di simili era già successo in Italia con il progetto “Vegan friendly” del Comune di Finale Ligure e a Ghent in Belgio, la prima città ad avere abbracciato nei locali pubblici il Meatless Monday.
