Il mondo degli assistenti di volo ha subito una serie di cambiamenti nel corso della sua storia, accompagnato da un’evoluzione non da poco delle uniformi. Se nell’immaginario collettivo è stato un ruolo destinato principalmente alle donne, non in molti sanno che i primi assistenti di volo erano tutti uomini, fino a quando, nel 1930, la America United Airlines assunse la prima hostess. In un articolo apparso nel 1936 sul New York Times, le hostess erano descritte con peso da 100 a 118 libbre, vale a dire tra i 45 e i 50 chili, altezza media intorno a 1,60 cm ed un’età compresa tra i 20 e i 26 anni e, all’epoca, si doveva aggiungere un esame psicofisico quattro volte all’anno.
Passano gli anni e, nel 1966, un altro annuncio della stessa testata elenca che, per diventare hostess della Eastern Airlines, bisognava essere laureate in una scuola superiore, single (alla categoria appartenevano anche vedove e divorziate senza figli), 20 anni d’età, il peso in proporzione all’altezza ma non più di una sessantina di chili con un’altezza intorno al metro e sessantotto, a cui si aggiungeva l’obbligo di una buona vista. Oggi le restrizioni su peso ed altezza sono più o meno rimaste, anche se è a discrezione della compagnia aerea, ma ci sono regole più severe per quel che riguarda denti e capelli, capacità di nuotare, la formazione supplementare, la salute mentale ed altri requisiti in continua evoluzione. Tra i più particolari ci sono quelli sull’altezza e l’apertura delle braccia, poiché in alcuni casi è obbligatorio avere un braccio specifico che riesca a raggiungere facilmente gli oltre 2 metri di altezza. Air New Zeland, ad esempio, cerca candidati che possano essere in grado di sollevare un peso da 10 kg per un’altezza di 170 cm senza scarpe e con entrambi i piedi appoggiati sul pavimento.
Altri vettori, invece, fanno il calcolo del peso con l’indice di massa corporea per considerare il giusto peso forma, e ci sono stati casi in cui la compagnia ha costretto parte del suo equipaggio a perdere peso per poter mantenere il posto di lavoro. Fattore determinante comune è quello sulla cura dell’aspetto fisico: si deve essere sempre in ordine anche durante i lunghi viaggi, con particolare cura per i capelli che, se tinti, devono essere il più naturale possibile e, per le donne, il trucco deve essere leggero e rinfrescato senza essere mai visto dai passeggeri. Per gli uomini in genere è preferibile un viso glabro ma, all’occorrenza, sono permessi anche i baffi purchè non superino in lunghezza i lati della bocca, mentre le donne devono fare attenzione a non far crescere troppo le unghie delle mani. In alcuni casi particolarmente restrittivi non sono ammesse imperfezioni quali cicatrici, mentre tatuaggi e piercing visibili sono vietati dalla maggior parte delle compagnie aeree.