La Pasqua si sa, è una festa tanto attesa dalle buone forchette in quanto permette di giocare con i sapori e sbizzarrirsi tra i fornelli ma, allo stesso tempo, è un periodo critico in quanto, ogni anno, sono 400 mila animali uccisi per finire nel piatto. C’è chi dice no a questa mattanza, le alternative esistono e sono decisamente ghiotte: la Lav (Lega Antivivisezione), da sempre è impegnata nella difesa degli animali, oltre a promuovere la campagna Let it Beee, finalizzata a lasciare vivere gli agnelli liberi e felici accanto alle loro mamme, intende cambiare le carte in tavola suggerendo un’alternativa cruelty-free al classico menu a base di carne.
Qualcosa si sta muovendo: stando ai dati dell’Istat, se nel del 2010 gli agnelli e i capretti macellati in Italia erano 4.834.473, nel 2015 si è passati a quota 2.353.817, ovvero ben il 51% in meno in sei anni. “Noi continueremo la nostra opera di sensibilizzazione affinché si raggiunga la quota zero di animali macellati, sostenuti anche dal fiorire di realtà che offrono alternative 100% vegetali, gustose e nutrizionalmente bilanciate, e che ci permettono di festeggiare una Pasqua vivace e Buona con tutti”, ha dichiarato Paola Segurini della Lav.
Dalla teoria alla pratica la parola passa a Martino Beria, chef vegano fondatore del portale di ricette e articoli www.lacucinavegetariana.it il cui menu pasquale è decisamente interessante: si parte con un antipasto a base di olive ascolane con un ripieno appetitoso e tutto vegetale seguito da penne con cicoria là dove l’amaro della verdura viene rinvigorito dalla morbida accoglienza della fonduta di ceci e ancora, come secondo, ecco gli spiedini di soia caramellati e, per concludere in dolcezza, c’è lei, la pastiera napoletana. Tutti coloro che vogliono cambiare le abitudini possono trovare le ricette dettagliate, con tanto di ingredienti e metodi di preparazione, sul sito www.cambiamenu.it.
Chi non avesse voglia di mettersi ai fornelli, sono tanti i locali che propongono menu cruelty free: a Roma, ad esempio, nel cuore di Testaccio c’è il Ketumbar che delizia i suoi ospiti con il BioBrunch e, tanto a Pasqua quanto a Pasquetta, porta in tavola cibi cucinati a bassa temperatura utilizzando il forno a carboni vegetali ed estrattori in grado di restitiuire alle materie prime la loro fragranza senza tradirne l’essenza. L’offerta é decisamente ricca e variegata e spazia dalla lasagna vegetariana di farro ai carciofi alla ricotta di capra e menta senza tralasciare la torta di pasqua alle erbe di campo, l’insalata di cavolo nero mele e semi di sesamo e ancora le pappardelle al pomodoro etc., il tutto pronto a fare la gioia di chi ha appetito ma, allo stesso tempo, non vuole appesantire la propria coscienza.