Siamo agli sgoccioli: chi ancora non ha avuto l’illuminazione e non sa cosa regalare al proprio papà in vista della sua festa, in calendario il prossimo 19 marzo, perché non pensare a qualcosa di originale in grado di sottolineare quel sentimento di stima, affetto e gratitudine che lega padre e figlio? La soluzione vincente è offerta dagli occhiali Yobe Eyewear che, con la linea Dorian&nairoD, raccontano la bellezza di un rapporto basato sulla complicità e sulla condivisione di passioni attraverso un sapiente gioco di specchi in cui il figlio si riflette nel padre che, a sua volta, diventa un po’ bambino svelando il suo lato più tenero.
Dal punto di vista del design, squadrato e lineare, i modelli sono identici mentre cambiano i pesi, le proporzioni e le misure che tengono conto della differenza di stile e di età al fine di assicurare a entrambi i soggetti una vestibilità perfetta.
Occhiali da sole bambino Yobe Eyewear linea Dorian&nairoD
Anche nei colori, che sia il nero, il blu elettrico il rosso o la fantasia camouflage, si notano delle differenze in quanto i più piccoli possono avvalersi di un tocco di maggiore allegria che si riscontra sulle aste a contrasto con il frontale che, invece, percorre la strada dell’adulto.
In vista della bella stagione si può anche optare per un regalo bello e, allo stesso tempo, utile quale il costume Vilebrequin che, per la festa del papà, propone un modello carico di brio quale il Moorea Animal Selfie, una scelta per due in quanto si tratta di un coordinato che piace al padre e diverte il figlio.
Costume Vilebrequin Moorea Animal Selfie padre-figlio
Un semplice capo può rivelarsi un ottimo pretesto per recuperare la gioia di tornare bambini e godere di quella spensieratezza da tempo dimenticata, il tutto grazie a quella buffa stampa che vede protagonisti personaggi insoliti: c’è il coniglio a Roma, la scimmia a Pisa passando poi per il carlino a Parigi, la giraffa a Londra e l’orso tra le Piramide la cui storia molto ricorda quella del nano viaggiatore visto nel film “Il favoloso mondo di Amélie”.