Anche in Italia, come accade in diversi Paesi da anni, è stato affrontato per la prima volta con dati alla mano il tema della rappresentazione delle persone LGBT nei media, attraverso il Diversity Media Report condotto da Diversity, Osservatorio di Pavia e 2B Research in collaborazione con le principali università italiane. Lo scopo dell’indagine era capire quanto le tematiche legate alla diversità siano trattate nella televisione italiana, ma anche alla radio, nel cinema, sulla stampa, nella pubblicità negli ultimi 10 anni, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. L’occasione propone una riflessione su quanto sia importante l’immagine che trasmettono i media di una tematica perché le persone si facciano su di essa un’opinione. In base ai dati forniti dal report, sono stati assegnati i Diversity Media Awards, gli ‘oscar’ italiani destinati ai media che più si sono distinti per una rappresentazione equilibrata e corretta (non stereotipata) delle persone LGBT. L’evento è ideato da Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity dei Diversity Media Awards: ecco i premiati e un breve riassunto del report.
Negli ultimi dieci anni sono state trasmesse notizie a tema LGBT con un trend in costante crescita, e riguardo ai temi affrontati, unioni civili e matrimonio coprono quasi un terzo dell’agenda LGBT (28,9%), seguite da discriminazione (24%) ed eventi di cronaca nera (13,9%). Dal punto di vista dell’entertainment, il tema è trattato in modo ancora quantitativamente poco significativo dal cinema e dalla fiction italiana (19 titoli per il cinema; 5 titoli per la fiction italiana). Dal punto di vista qualitativo, però, il tema è stato trattato in modo positivo e forte. In particolare, il cinema ha visto la rappresentazione di storie in cui il tema dell’identità è centrale, focalizzato a volte sul sé (come in ‘Io e Lei’), a volte sulla famiglia (‘Né Giulietta né Romeo’), a volte sulla ricaduta sociale (‘Vergine Giurata’). La fiction italiana fa pensare a una maggiore integrazione, perché i temi LGBT appaiono già incorporati nella “quotidianità” del racconto: ad esempio, Un posto al sole, che applica la sua ottica di vicinanza al reale senza distinzioni; È arrivata la felicità (Rai Uno) che usa i codici della rassicurante serialità familiare italiana anche raccontando la storia di due mamme; Ragion di Stato che rappresenta come dato di fatto l’omosessualità della protagonista. Le serie straniere trasmesse in Italia sono il miglior esempio di trattazione dei temi LGBT: tra queste Grey’s Anatomy, Beautiful – che ha saputo raccontare in modo equilibrato il coming out di un personaggio transgender, Faking It è rilevante per un target giovane che può vedersi rappresentato. Anche i programmi TV iniziano a trattare più spesso il tema, con esempi positivi nelle trasmissioni come Che tempo che fa, Pechino Express e Italia’s Got Talent. “Mai come oggi i media sono profondamente correlati con le identità, individuali, collettive e di gruppo” ha commentato Maria Luisa Bionda, responsabile ricerca DMR Enterteinment – 2B Research. “Proprio per questo legame – fondamentale oggi più di ieri – è determinante una rappresentazione piena e completa delle “diversità”. Solo in questo modo sarà infatti possibile per l’individuo una piena realizzazione ed una libera costruzione della sua identità privata e sociale”.
Ecco quindi le nominations per i Diversity Media Awards 2016:
PEOPLE – Personaggio dell’anno: Barbara d’Urso; Daria Bignardi; Fedez; Laura Pausini; Mika; Tiziano Ferro
PEOPLE – Personaggio dell’anno: Barbara d’Urso; Daria Bignardi; Fedez; Laura Pausini; Mika; Tiziano Ferro
CINEMA – Miglior Film Italiano: Io e lei (Produzione Indigo Films); Né Giulietta né Romeo (Produzione Pigra); Vergine Giurata (Vivo Film e Colorado Film)
RADIO – Miglior Programma: Caterpillar AM – Radio2; Lateral – Radio Capital; Pinocchio–- Radio Deejay
PUBBLICITÀ – Miglior Campagna: Buone Feste dalla famiglia Frozen – Disney Junior; Microonde e gustose sorprese – Findus (Havas Worldwide); Milioni di passioni – Tim Vision (Leagas Delaney)
TV – Miglior Serie Italiana: È arrivata la felicità – Rai Uno (Produzione Publispei); Ragion di Stato – Rai Uno (Produzione Rai Fiction e Cattleya); Un posto al sole – Rai Tre (Produzione FremantleMedia Italia e Rai Fiction)
TV – Miglior Serie Straniera: Beautiful – Canale 5; Faking it – MTV Next e MTV8; Grey’s anatomy – La7 e Fox Life
TV – Miglior Programma: Che Tempo che Fa – Rai Tre; Italia’s got talent – Sky Uno; Pechino Express – Rai; Due Sconosciuti – Rai Tre; Vite Divergenti – Real Time
WEB – Miglior Produzione Video: 10percento Badhole Video; Fuori!; The Jackal