Instagram esulta, il mondo del web anche e persino la moda comprende l’influenza della cultura pop – in questo caso dei videogame – sull’immaginario dei propri consumatori e acquirenti. In casa Louis Vuitton infatti, è stata annunciata da gennaio la scelta di usare per la prima volta nella storia una testimonial virtuale per la campagna Primavera Estate 2016. Si tratta del personaggio di Lightning, eroina dai capelli rosa del videogioco Final Fantasy, inventato nel 1987 dalla mente dei programmatori di casa Square Enix.
Per il direttore creativo della maison, Nicolas Ghesquière, il passaggio dalla modella in carne e ossa a quella di profilo irreale, sarebbe forse il tentativo di integrare diversi aspetti del nostro mondo sempre più evanescente e tecnologico. Uno materiale, e uno invece interamente costruito simulatamente. Che ha però una propria coerenza e un proprio immaginario di riferimento sospeso tra il post-punk e il fantascientifico.
Per questo motivo la testimonial atipica è nata dalla collaborazione tra Ghesquière, Louis Vuitton, Square Enix e l’autore e disegnatore di fumetti Tetsuya Nomura. Negli scatti della campagna promozionale, Lightning indossa abiti e accessori della nuova collezione, che appaiono come fortemente ispirati ad uno scenario post-moderno e apocalittico. Ed esprime un mondo al femminile grintoso e nuovo.
Tessuti originali, tinte fluorescenti e shorts, sono stati pensati per l’eroina del videogioco alla quale è stato dedicato un intero ciclo della saga dal titolo: Lightning Returns: Final Fantasy XIII. Del resto, lo stesso Ghesquière si è dichiarato fan della fantascienza, e proprio con essa ha voluto omaggiare un mondo che per capacità di evoluzione e invenzioni, non appare più così distante dalla realtà.