Da un primo appuntamento ad un altro, senza capire cosa è andato male e perché non c’é stato altro. A volte reagiamo così, senza riflettere, senza fermarci un solo minuto per ascoltare gli altri, per ascoltare noi. Ci fidiamo dell’istinto, ci diciamo, ma in realtà la prima impressione potrebbe non essere quella giusta. Ecco perché, si consiglia, sarebbe meglio concedere una “seconda volta”.
Lo fa anche Aziz Ansari nel suo libro, Modern Romance: qui s piega come, quando era single e viveva a New York, riempiva la sua agenda di primi appuntamenti, senza alcun seguito. Se usciva con una ragazza e l’appuntamento era soltanto da 6, non ne richiedeva un secondo. E cercava sul suo telefono, attraverso molteplici funzioni, quello che sarebbe stato da 9 0 da 10. Spesso invano.
Ma qualcosa è cambiato quando ha deciso di ripensare la sua strategia, iniziando a dare ad “appena sufficienti” appuntamenti una seconda chance. Capendo che quello che prima era un sei diventava spesso un otto. Questo perché c’era un’aria meno tesa, più leggera, si scherzava di più. E non è assolutamente poco. E’ un dato di fatto: poche persone lasciano una buona impressione durante la prima uscita insieme.
La prima impressione può essere sbagliata: questo è il sunto. E siamo sicuri che ci sono tantissimi lettori e lettrici che potrebbero confermarcelo. Si dice che ci vogliono sette secondi perché riusciamo a farci un’idea sulle persone, ma nessuno dice che sia quella giusta. Dopotutto, in un tempo così breve, che tipo di informazioni possiamo recepire se non “bel sorriso” o “belle gambe”?
Basta che il primo appuntamento non sia stato un completo disastro. Tina Tessina, psicoterapeuta e autrice, spiega che si possono avere piacevoli sorprese. L’amore a prima vista è un concetto risaputo, desiderato, ma non è legge, né prassi: il vero amore richiede tempo. “Avere sentimenti “miti” nei confronti di qualcuno potrebbe essere l’inizio di un grande amore, meglio di una passione insensata”. E sottolinea, sempre Tessina, che l’amore duraturo, di solito, è calmo e tranquillo. Altro che farfalle nello stomaco.