Tra le pere più tardive, che compaiono sul mercato tra ottobre e novembre e ci rimangono fino a febbraio-marzo, si trova la pregiata e delicata Decana. Il suo nome completo è Pera Decana del Comizio, e si tratta di una tipologia di frutto nata nell’800 in Francia, precisamente presso il Comizio Orticolo di Maine-et-Loire, da cui prende il nome. Nata nella zona della Loira, nota per i meravigliosi castelli, in epoca ottocentesca, dolcissima ma molto, molto delicata: è difficile non avvolgere questa pera di una sorta di aura nobiliare, una signora tra i frutti d’autunno. Ad avvalorare questa idea, la commercializzazione spesso ‘decorativa’: non è raro trovarle avvolte in carta una per una con una goccia di ceralacca sul picciolo.
La forma della decana è tondeggiante, la buccia molto fine e gialla tendente al rosso, la polpa bianca dolcissima, soda e succosa, che tuttavia si ammacca molto facilmente. I commercianti sanno che questo tipo di pera è delicato e va maneggiato con prudenza per evitare botte e ammaccature, ma anche gli sbalzi di temperatura troppo repentini: abbiate la stessa cura quando le acquistate. La decana è un ottima pera per il consumo a crudo, la cui consistenza è gradita a molti, inclusi i bambini, ma si rivela anche un eccellente ingrediente per cotture e marmellate. Se la infornate ci vorranno solo 20 minuti ad ottenere una dolcissima pera cotta.
Di grande digeribilità, la sua dolcezza è data da zuccheri semplici, e apporta minerali tra cui il potassio, oltre che acido malico e composti fenolici antiossidanti. Nonostante l’origine francese è l’Italia il paese dove si coltiva di più (in generale il Belpaese è il primo esportatore di pere nell’Unione Europea), e in particolare la si trova in Emilia Romagna, dove è tutelata dal marchio Igp.