É il domani, e oggi sia il consumatore, sia il commerciante o designer, cominciano ad accettarlo e a cambiare prospettive e consumi. Sì perché le stampanti 3D rivoluzioneranno il mondo della moda, e già lo stanno facendo, introducendo nuovi metodi di produzione e commercializzazione del prodotto. Il primo riguarda la possibilità da parte del designer di riferimento di saltare ogni mediazione produttiva, e vendere direttamente il proprio capo stampato con l’utilizzo della stampante e dei software guida.
Il secondo, prevede che il valore dell’abito sia racchiuso nell’idea, condivisibile e duplicabile all’infinito, e che presto i fashionisti incalliti acquisteranno direttamente il modello contneuto in un software ad hoc, per poi riprodurselo tranquillamente con la propria stampante a casa. Per ora, possiamo solo immaginare i futuri sviluppi di questo mercato davvero in espansione, ma ciò che è certo è che i prodotti stampati in 3D sono una realtà della passerella.
Danit Peleg, è per esempio una studentessa israeliana, che per la propria tesi di laurea ha creato un’intera collezione, anche le scarpe, totalmente realizzata grazie al mezzo 3D e con il materiale Firaflex. Ci sono volute circa 2000 ore per stampare tutti gli indumenti che compongono la collezione, ma il risultato è decisamente futuristico.
E anche il settore delle calzature si adegua. Janne Kyttanen è lo shoe-designer che ha introdotto un nuovo modo di fabbricare scarpe su misura. Le sue creazioni possono essere scaricate insieme alle istruzioni per realizzarle a casa propria con la stampante, oppure ordinate tramite il portale Cubify, che si occuperà di realizzarle e spedirle all’acquirente. Una vera rivoluzione sta quindi davvero prendendo piede.