Ricostruire l’origine di questo celebre drink after-dinner non è cosa facile, infatti, la storia sembra sfumare nella leggenda. Siamo probabilmente intorno agli anni Trenta, e potremmo essere a Tijuana, in Messico, o nella meravigliosa San Diego, in California, la città americana più vicina al confine. Tra le linee di questo panorama non bene definito, una sola cosa è certa: il gusto inebriante di un cocktail che è stato capace di far sognare generazioni, un drink che racchiude in ogni sorso l’essenza calda ed esotica dell’estate. L’ingrediente più importante del Margarita è senza dubbio la tequila, un distillato messicano ricavato dal frutto dell’agave.
Un’usanza sudamericana vuole che la tequila venga bevuta solamente con sale e lime. Molto probabilmente fu proprio questa tradizione ad ispirare l’inventore del Margarita, il quale si limitò a mescolare in un solo bicchiere la tequila ed il succo di lime, utilizzando una coppa a forma di sombrero orlata da una seducente crosticina di sale. Ingredienti: Tequila (5/10) 70 ml, Triple sec (3/10) 40 ml, Succo di lime (2/10) 30 ml, Sale fino 1 grammo. Preparazione: dopo aver riempito lo shaker di ghiaccio, versarvi all’interno la tequila, il triple sec ed il succo di lime. Shakerare con cura per qualche secondo e versare il drink nell’apposta coppa (utilizzare lo strainer in modo tale da filtrare per bene il contenuto dello shaker). Tuttavia, prima di procedere con la preparazione del cocktail, è bene intingere il bordo del bicchiere nel succo di lime e passarlo nel sale, così da cerare la caratteristica crosticina salata. Una volta versato il Margarita nell’apposito bicchiere, decorare con una fettina di lime.