Per molti anni è stato uno di quegli alimenti ‘dimenticati’ che solo qualche intenditore dei prodotti della natura conosceva, ma oggi sta vivendo un discreto revival, una riscoperta che in Italia si colloca soprattutto alle latitudini alpine. Parliamo del topinambur, tubero anche noto come ‘carciofo di Gerusalemme’ o ‘rapa tedesca’, particolarmente amato dalla cucina piemontese, con un caratteristico sapore che ricorda il carciofo e la consistenza simile ad una patata. Il suo fiore, giallo e a forma di margherita, segue il sole come un girasole, e difatti il suo nome greco è heliantos (helios – sole, anthos – fiore) tuberosus.
Il topinambur ha origine nordamericana, nello specifico canadese, ed è una pianta erbacea il cui tubero ricorda una patata, ma anche lo zenzero, bitorzoluto e ricoperto di una buccia fine beige o tendente al rosso. Rispetto alla patata però è meno nutriente e scarseggia di amido, che potrebbe essere la ragione all’origine della sua minore coltivazione, nonostante la capacità di questa pianta di crescere praticamente a tutti i climi, con scarse esigenze specifiche. In cucina questo tubero saporito si rivela molto versatile, in quanto si può cuocere come si fa con le patate: bollito, al vapore, fritto, al forno, stufato, saltato. E’ eccezionale nella preparazione di risotti, ma anche come ingrediente principale delle lasagne, di vellutate, di zuppe, di sformati e torte salate, oppure assoluto come contorno.
Ma veniamo alle proprietà nutrizionali: il topinambur è assai poco calorico (30 kcal per 100 gr di ortaggio) e ricchissimo di inulina, indicato quindi ai diabetici dato che lascia invariato l’indice glicemico. Questa sostanza inoltre stimola la produzione di batteri ‘buoni’ nell’intestino, tanto che spesso viene aggiunta agli integratori alimentari. Dal punto di vista vitaminico il topinambur apporta vitamina A e presenta tracce di vitamina B, tra i minerali si annoverano il ferro, il fosforo, il potassio, il magnesio e non mancano gli aminoacidi. Il topinambur è molto indicato a chi segue un regime dietetico dimagrante o di mantenimento del peso, perché, oltre ad avere poche calorie, facilita la digestione e favorisce la sensazione di sazietà. Inoltre si ritiene che questo tubero favorisca la produzione di latte nelle neomamme. In fitoterapia la droga estratta dal topinambur si utilizza per tonificare e contrastare l’astenia, ma anche per depurare il fegato.