È il fiore che tipicamente si associa alla commemorazione dei defunti del 2 novembre, ma è tutt’altro che triste. Al contrario, il crisantemo è un fiore che si presenta sotto mille fogge e colori, i quali si notano particolarmente visto il periodo dell’anno poco incline alle fioriture: essi infatti sbocciano tra ottobre e novembre, quando il giardino si prepara al ‘letargo’ invernale. Come godere dunque delle sfumature dei crisantemi a casa propria, coltivandoli in vaso?
Il crisantemo, come l’orchidea, non è un fiore facilissimo da crescere in vaso, perché richiede alcune attenzioni speciali. Innanzitutto, occorre distinguere tra le tantissime varietà: tra quelli più adatti alla coltivazione amatoriale ci sono i cosiddetti ‘crisantemi dei fioristi’, che a loro volta si suddividono in decine di specie (con la corolla a margherita o a ‘fiore d’anemone’, incurvati, a forma di pon-pon, giapponesi e via dicendo); chiedete consiglio al vostro fioraio o vivaista per le specifiche esigenze di ognuno. Vi sono inoltre specie annuali, che si riproducono principalmente per seme, e specie perenni, che si moltiplicano per talea, e sono i più comuni nel gardening domestico.
Conoscere a quale varietà appartiene il vostro crisantemo vi aiuterà a soddisfare le sue particolari esigenze, ma in linea di massima le linee guida per la loro coltivazione sono le seguenti. Innanzitutto, scegliete un punto della casa illuminato ma dove la luce non sia diretta; per quanto riguarda la temperatura, il crisantemo non teme il freddo, la sua temperatura ideale va dai 4° ai 13°, ovvero la media autunnale, perciò in casa tenetelo lontano dalle fonti di calore. Il terreno dovrà essere particolarmente fertile, sciolto, umido ma assolutamente drenato: le radici del crisantemo marciscono con facilità se c’è ristagno d’acqua. La pianta va innaffiata in modo regolare e frequente, e gradisce anche una spruzzatina leggera alle foglie, ma, come già detto, umidità non significa ristagno, fate attenzione. Una buona idea per innalzare l’umidità ambientale nel caso in casa vostra l’aria sia particolarmente secca, può essere quella di tenere la pianta su un contenitore con sassi mantenuti sempre bagnati. Il crisantemo ha bisogno di terreno concimato, operazione da eseguire ogni 3 settimane circa.
Per ottenere tanti fiori occorre cimare il fusto al primo gettito, e anche i suoi rami principali in modo che la pianta continui a ramificare: otterrete così fiori più piccoli ma più numerosi, e la pianta prenderà la forma di un cespuglio. Al contrario, se volete che produca uno o pochi fiori grandi, cimate il fusto quando la pianta raggiunge circa i 20 centimetri e lasciate solo pochi rami (3 o 4), e togliete eventuali gemme laterali, in modo che tutto il nutrimento del terreno vada ad arricchire i pochi fiori che si svilupperanno di più.