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Festa del cinema di Roma: il best of

Jude Law racconta il suo papa sorrentiniano e tra entertainment e proiezioni, c’è spazio anche per i diritti LGBT

Jude Law alla Festa del cinema di Roma
La Presse
Festa del cinema capitolina, edizione 2015: è tempo di parlare di cosa vi siete persi e su cosa invece, all’interno delle classiche chiacchiere da bar sulla rassegna cinematografica, potete invece davvero dire la vostra. Perché c’eravate, perché ne avete annusato anche solo l’energia o magari perché da pubblico siete stati protagonisti di almeno uno degli incontri con i grandi protagonisti della manifestazione. Difficile quindi cercare di tracciare un bilancio e in questo senso indovinare una sola unica tendenza. Meglio piuttosto parlare di umori, denunce, piccoli miracoli isolati, tanto entusiasmo da parte del pubblico, felice, che da più di dieci anni la capitale torni a essere città delle arti audiovisive.

Almeno per lo spazio di una settimana. E tra gli highlights della manifestazione, non è possibile non individuare alcune sorprese davvero tricolori. La prima è l’accoglienza per un piccolo film che è piaciuto davvero a tutti. Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria nei panni di un difensore della città di Roma, davvero improbabile e nel solco della mitologia supereroistica. Poi però ci sono anche le star a colorare il red carpet e lo spazio degli incontri dialogici con gli spettatori si riempie di glamour internazionale.


Jude Law, per esempio, è riuscito a creare una fila di attesa lungo tutto il perimetro dell’Auditorium e ha intrattenuto i fortunati che sono riusciti ad accedere all’evento, con i racconti diretti del dietro le quinte della prossima fiction The Young Pope prodotta da Sky. Infine, anche dal punto di vista dei temi di uguaglianza portati all’interno della manifestazione, c’è molto da gioire. Freeheld per esempio, è stato un film dalla doppia valenza.

Sia perché si racconta la storia di una coppia omosessuale che lotta per i propri diritti, sia perché una delle protagoniste, Ellen Page, ha di recente fatto un potente coming out a Hollywood. Poi spazio anche alla regina delle case di animazione: la Pixar. Sua è infatti la paternità della proiezione di 30 minuti inediti del prossimo prodotto della produzione; Il viaggio di Arlo. E davvero è stata un’edizione piena di stimoli, molti dei quali tutti ancora da digerire.