Adesso tutti lo conoscono per aver prestato il proprio volto allo spot della pasta più famosa d’Italia. Ed essersi così guadagnato un posto nell’immaginario più “casalingo” degli italiani. Niente di male né di sbagliato; anzi prestarsi alla pubblicità è un ottimo modo per gli attori al fine di allargare il proprio bacino di conoscenza nel pubblico. Detto ciò, la formazione professionale di Favino, viene dal teatro, passando per il cinema e con brevi incursioni nel mondo della pubblicità.
L’attore, romano di nascita, classe 1969, ha infatti studiato nella prestigiosa Accademia Silvio D’Amico di Roma, cominciando da lì a muovere i primi passi nello spettacolo. Dopo tanta fiction, per esempio Padre Pio, la consacrazione definitiva arriva con L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, un bel ritratto dei trentenni nei primi anni duemila. Poi ci sono i successi di Saturno Contro e Romanzo di una strage. Dopo viene ricordato per il successo di Romanzo Criminale, e negli ultimi anni, anche qualche parte all’estero. Favino compare in World War Z, e in Rush. Nel 2014 invece, torna sullo schermo nostrano prendendo venti chili nel film Senza nessuna pietà.
E invece lo stile cosa racconta del Favino più privato? Gli ultimi anni lo vogliono un po’ barbuto e spesso a proprio agio con abiti sartoriali ed eleganti. L’outfit è sempre chic, a volte corredato da un paio di occhiali con montatura spessa, altre volte invece da uno smoking costruito su misura. La sensazione è quella di un attore che omaggia la passione per la recitazione, con una forma esteriore sempre ossequiosa nei confronti della cultura e dello spettacolo. Un segno di rispetto e professionalità, che fa dire che signori si nasce, attori, forse di diventa.