Ok, il primo appuntamento è stato confermato. Ma il secondo? Dopotutto, si sa, si fa più fatica a conquistare la possibilità di una “prima volta” che di una “seconda possibilità”. Colpa di un sacco di teorie sociologiche e psicologiche, che – siete fortunati – non staremo qui ad approfondire. Il punto è questo: a volte sarebbe sufficiente mettere in un cassetto gli occhi dell’amore per rendersi conto dell’effettiva realtà.
Ecco sei criteri, semplici cartine tornasole, per capire quel che è stato e quel che sarà.
Il cellulare: se il tuo partner – parliamo al maschile per maggiore semplicità, ma le osservazioni valgono per entrambi i sessi – è più interessato al suo smartphone che a te, l’appuntamento è pressoché terminato. E se accade entro i 90 minuti, il secondo potrebbe essere un miraggio. Meglio chiudere, sia per orgoglio, che per evidente mancanza di rispetto.
L’ordinazione: quando si ordina il cibo, il partner deve ascoltarti. Se così non fosse, denoterebbe una mancanza di interesse nei confronti dei tuoi gusti e delle tue preferenze.
La durata: più è durato l’appuntamento, maggiori sono le possibilità di organizzarne un secondo. E, quando si vuole concludere la cena, si capisce eccome, dall’attenzione all’orologio e al cellulare. Ovviamente se si vuole capirlo.
Il conto: non è una questione di galateo, né di teorie primordiali, ma di una semplice e acuta osservazione. Ossia, l’uomo deve proporsi di offrire. Poi sta alle donne accettare o meno. Dividere il conto significa non voler avere conti in sospeso, e quindi non si è interessati ad un altro “date”.
I contenuti della conversazione: se il vostro intenso parlare è costituito prevalentemente da pettegolezzi e da discorsi generalissimi, allora qualcosa non va. Se non ci si scopre, neanche un po’, c’è poco da fare. E se si inizia a parlare, tanto, di ex e altri spasimanti, ancora peggio.
Le interruzioni: non è questione di trucco, né di liquidi in esubero. Perché quando ci si allontana più volte durante un appuntamento è per prendere aria, o per far passare un po’ di tempo, senza di te.
In ogni caso, è opportuno premetterlo, non si tratta di segnali inequivocabili. Certo, se le ipotesi si sono verificate tutte, cosa dire: “trovi un altro più bello che problemi non ha”, disse un famoso santone tibetano dal caschetto d’oro.
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