Gli amanti delle comunicazioni old style non saranno d’accordo e non accetteranno le conclusioni di questa ricerca, ma tant’é: a volte, infatti, sarebbe molto meglio mandare una mail che un messaggio vocale. L’esatto contrario di chi ritiene le comunicazioni “scritte” più sterili, quasi controproducenti.
Secondo l’ultimo studio della University of Indiana, pubblicato un paio di settimane fa, quando si tratta di esprimere sentimenti ed emozioni, le email sono molto più efficienti rispetto ai messaggi vocali. “Quando scrivono e-mail romantiche, i mittenti includono contenuti più positivi nel loro messaggio, consciamente o inconsciamente. In questo modo vogliono compensare l’assenza di tono insito in questo mezzo”, hanno commentato gli autori dello studio Alan Dennis e Taylor Wells.
Il vantaggio principale delle mail? Abbiamo più tempo per scriverle, semplicemente. Si ha possibilità di modificare il contenuto dei messaggi, per essere sicuri che si adattino alle esigenze della situazione. Viceversa, il messaggio audio viene memorizzato e non potrà più essere modificato. Semmai cancellato. Pertanto, gli autori riflettono più quando scrivono una e-mail e questo sforzo supplementare può aumentare l’emozione.
Per questa ricerca sono state interpellate 72 persone, a cui è stato fatto sentire un messaggio audio e a cui è stata fatta leggere una mail. Alcuni sensori, collocati su volti e piedi per misurare i movimenti dei loro muscoli che riflettono le loro emozioni e il livello di eccitazione, hanno dimostrato che le e-mail, in media, ha suscitato più emozioni rispetto ai file vocali.
E se questo studio si dovesse riflettere anche sugli sms? Ancora non è detto. “Probabilmente dovremmo fare un passo indietro e rivedere tutte le nostre idee”, hanno commentato i responsabili.