Giunta al quinto giorno di sfilate, la settimana della moda newyorkese continua ad esibire la creatività che contraddistingue molti dei suoi protagonisti, catapultando il pubblico su un’isola dei Caraibi per poi sbalzarlo in un attimo dentro un’aula scolastica. Potere della moda che infrange le regole spaziali ma anche temporali (non lo facciamo un viaggetto negli anni Sessanta?).
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Tommy Hilfiger ha presentato la collezione presso un molo trasformato per l’occasione in un’isola caraibica, con tanto di sabbia, ombrelloni, e modelle che passeggiavano a filo d’acqua come in una battigia. Gli outfit variopinti e dai colori caldi su look decisamente marittimi in cui il bikini e l’abito diventano un pezzo unico, sposano le iconiche righe che per l’occasione assumono le tonalità degli arcobaleni, della flora tropicale, delle bandiere isolane. Lo shock del ritornare a scuola è forte dopo una bella vacanza a latitudini esotiche, ma è proprio lì che ci porta Rodarte, che ha allestito un’aula scolastica al centro della passerella, mentre sfilavano uniformi da studentesse nipponiche, con tanto di calzino al ginocchio e rossetto alla maniera delle geishe, per poi lasciare la scena ad abiti multistrato dove pizzo e volume lanugginoso si intrecciano su collant ricamati e sensuali: dal rigore alla seduzione, la monotonia non è nelle corde di Rodarte (persino make-up e acconciature erano agli antipodi tra una parte e l’altra della sfilata).
Tra le grandi protagoniste della giornata Carolina Herrera, che ha scelto linee semplici e molto femminili, sia negli abiti corti a trapezio (una novità), che nei lunghi strascichi rosa cipria. Highlight, le gonne e i top che appaiono destrutturati grazie ad un gioco di linee rette in trasparenza, che ‘spezzano’ l’abito in tante sezioni dal forte impatto scenico. Il rosa è stato un must anche della regina Diane Von Furstenberg, che lo ha utilizzato ispirandosi alla dea romana Fortuna.
Un giardino super-social, dove bloggers, instagrammers, reginette dello street style, e ‘influencers’ erano gli ospiti d’onore è il contesto in cui Ralph Lauren ha presentato la nuova collezione della linea Polo. Ricostruito il Ralph Café su un rooftop di Chelsea, l’evento è, ça va sans dire, risuonato su tutti i social network con una eco che parlava di denim, di giacche a fiori, dei toni sorbetto, di look freschi e giovani con giusto quel pizzico ‘preppy’ che delinea una precisa appartenenza sociale. Last but not least, Jeremy Scott ha portato in passerella tutto sé stesso, la sua voglia di giocare con lo stile, di mescolarlo alle icone più pop, ai cartoon, ai colori candy in un divertente omaggio agli anni Sessanta con un tocco di psichedelia.