Volto serafico, voce bassa, ma capelli corti e dritti come quelli di chi sfida la vita a testa alta; senza paura di azzardare una capigliatura prominente che sintonizzi così le proprie antenne pilifere verso il mondo.
E’ questa l’impressione che si ha di Laurie Anderson mentre è a Venezia per presentare Heart of a Dog, opera in concorso che è summa della vita dell’artista, musicista e performer americana, nel quale aleggia come lei stessa spiega, lo spirito e l’energia di Lou Reed. Infatti chiamarla l’ultima donna dell’autore di successi come Walk on the wild side, è forse un atto impreciso.
Laurie Anderson 68 anni, è infatti la compagna di Reed dal 1992, ma come spesso accade a chi ha scelto di vivere una vita poco conforme alle regole, la coppia vede le nozze solo nel 2008, a Boulder in Colorado. Però il loro è un amore che ha poco a che fare con i riti e l’esteriorità, ma piuttosto vive di un’atmosfera spirituale e artistica, che il film vuole raccontare con interezza. D’altronde, come suggerisce il film, l’amore, per tutte le cose e gli esseri viventi, è davvero in grado di muovere il mondo.
Questo è il lascito di Reed, questo vuole dirci la sua appassionata compagna di vita. D’altronde il cantante compare poco nel film, una volta nei panni di un improbabile veterinario, la seconda in un frammento di foto e la terza mentre intona, con la propria voce profonda, il brano Turning time around.
“Lou è parte integrante di tutto, il suo spirito è molto presente, volevo che ci fosse parte della sua personalità – dichiara la regista presente al Lido – Con lui abbiamo discusso molto della forza e di come si possa mettere energia nelle cose semplici. Spero di aver messo la sua energia in questo film.“. E se come spiega poi la Anderson: “Ho scelto la canzone Turning time around come finale perché mi dà l’idea dell’amore che circola che guarda tutto, che c’è sempre.“.
Un po’ come avviene per la presenza di Lolabella, la terza protagonista del film, un rat terrier devoto alla coppia, scomparso nel 2011, due anni prima di Lou, che va in scena come filo narrante di una storia d’amore e di vita senza tempo: “Qualche volta ci siamo davvero arrabbiati l’uno con l’altro. Ma non mi sono mai annoiata.“.