Sarah Brannon, la nuova regina delle copertine

IL LOOK: Nella moda ci sono partenze e arrivi. Se il fashion system ha accettato, a malincuore, l’addio alle passerelle da parte dell’angelo biondo Gisele Bundchen e, a quanto pare anche di una giovanissima Cara Delevingne, è tempo di puntare su nuovi cavalli vincenti: basta dare uno sguardo alle copertine delle più importanti riviste di moda per capire chi potrebbe essere il volto del futuro. Una delle modelle emergenti scoperta in occasione delle sfilate di New York è Sarah Brannon, americana originaria di Memphis: il suo viso pulito è piaciuto a molti designers tanto da arrivare a fare breccia nel cuore di Philipp Plein che l’ha ingaggiata per la sua campagna Autunno/inverno 2015-16 in compagnia di un altro ormai chiacchieratissimo divo, Lucky Blue Smith, definito da molti il nuovo James Dean. Il nero regna sovrano, il suo capello nero corvino si sposa perfettamente con i capi della collezione che condiscono il lusso del brand a uno street style rivoluzionario e futuristico che porta in scena capi di pelle, sensuali abiti, pellicce, crop top resi più casual da anfibi e sneakers. La sua agenda è ricca di impegni, a quanto pare è stata scelta per essere una delle modelle che presenteranno, nello short film intitolato “Hotel Madrid”, la nuova collezione sposa 2016 by Vera Wang.
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LO STILE: Il suo look è quello di un perfetto maschiaccio, come si legge in un’intervista rilasciata a Vogue, adora vivere la sua quotidianità indossando capi dal perfetto stile mannish come sneakers, T-shirt morbide e jeans distaccandosi dalle mise più sensuali e femminili che sfoggia con classe sulle passerelle. Il suo nome è da tenere a mente in quanto quella semplicità e quella bellezza al naturale faranno davvero la differenza. Sarah ha tutte le carte necessarie per prendere il posto delle colleghe più navigate e chi lo sa, potrebbe essere lei a prendere il posto degli angeli Doutzen Kroes e Karlie Kloss nel fantastico mondo di Victoria’s Secret..tra tante bionde un bel caschetto nero non guasterebbe.