L’ippovia ruota intorno al celebre massiccio del Gran Sasso e viaggia attraverso sentieri, strade bianche e mulattiere, tra ambienti collinari, altipiani e paesaggi d’alta quota, boschi e borghi medievali. L’intera traversata, articolata in diversi sentieri ed arricchita da una maglia di diramazioni e circuiti più brevi, richiede alcuni giorni di viaggio ed una buona preparazione fisica. Stiamo, infatti, parlando di un’avventura lunga circa 300 chilometri.
Lungo il percorso sono stati ristrutturati punti d’acqua, abbeveratoi e fonti, ed è stata anche realizzata un’innovativa segnaletica che evidenzia le emergenze naturalistiche, storico-architettoniche ed archeologiche, oltre ai ricoveri, agli ostelli ed alle specialità gastronomiche del territorio. Inoltre, sono state allestite aree di sosta attrezzate con i ricoveri per i cavalli, come ad esempio il complesso di Paladini, nel comune di Crognaleto, dotato di una foresteria di 50 posti letto, un ristorante, un punto informativo ed una stalla che può ospitare fino a 10 cavalli.
L’ippovia mette infine in rete le aziende agrituristiche ed i centri ippici locali, favorendo così lo sviluppo dei servizi privati per una migliore accoglienza del cavaliere e del cavallo. Naturalmente le vie ed i sentieri del meraviglioso itinerario che attraversa il Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga sono stati ristrutturati e possono essere percorsi non solo a cavallo. ma anche a piedi ed in mountain bike. L’intero percorso è stato progettato dagli architetti Alfonso de Albentiis e Paolo Lucchese e dagli ingegneri Luigi Alessiani e Gennaro Pirocchi. Per maggiori informazioni cliccare su www.gransassolagapark.it