Non è estate senza anguria: il frutto rinfrescante per eccellenza simboleggia la stagione calda più di ogni altro, con la sua polpa succosa e quella forma che lo distingue con nettezza da qualsiasi altro dono di Madre Natura. Il nome del grosso frutto, già conosciuto e coltivato dagli antichi egizi, deriva dal greco ‘angurion‘ (cetriolo) mentre la denominazione di cocomero (Citrullus lanatus), con la quale è ugualmente conosciuto, deriva dal latino, ma il significato è il medesimo di ‘cetriolo’. La pianta appartiene infatti alla famiglia delle Cucurbitacee, e produce un frutto tondo o ovale che può arrivare a pesare fino a 20 kg.
L’anguria è uno degli alimenti più dissetanti in assoluto: la sua polpa è composta al 92% di acqua e nonostante il dolcissimo sapore è un alimento ipocalorico, perfetto per spuntini e merende fuori pasto. E ricca di qualità benefiche e salutari essendo fonte di vitamine, antiossidanti e di sali minerali come potassio, fosforo e magnesio, utilissimi per contrastare il senso di stanchezza dovuto all’eccessivo caldo.
Oltre all’ovvia e importante capacità dissetante e di idratazione, l’anguria svolge anche una buona azione diuretica e depurativa favorendo l’eliminazione delle tossine. Di grande giovamento è anche la citrulina, una sostanza presente nell’anguria, che rende questo frutto adatto a prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache; ancora, la presenza di vitamina B6 rende l’anguria un’ottima fonte di energia. Il suo colore rosso è conferito dal licopene, di cui sono ricchi anche i pomodori, sostanza antiossidante che agisce contro i radicali liberi combattendo così l’invecchiamento cellulare.
Normalmente consumato fresco a fette, o impiegato a cubetti per la preparazione di ricche macedonie di frutta, il cocomero si usa anche in cosmesi. La sua polpa può infatti essere utilizzata per preparare maschere lozioni per rinfrescare la pelle.
