Si chiama Crocoburger e sì: è preparato con la carne di coccodrillo. A metà luglio una tonnellata di carne di coccodrillo è stata sdoganata, testata dal punto di vista sanitario, ed è arrivata a Expo allo stand dello Zimbabwe, all’interno del cluster Tuberi e Cereali.
Quella che nell’aspetto è simile al pollo, proviene da coccodrilli d’allevamento che – dicono – hanno una carne leggera e senza grassi. L’allevamento più grande dello Zimbabwe ospita 200.000 coccodrilli e sulle scatolette esposte nello stand (stavolta contenente filetti simili a quelli del tonno), emerge che l’allevamento è sottoposto a regole molto rigide, e che ogni 100 uova in incubatrice vengono reimmessi nel loro ambiente naturale 3 coccodrilli.
Viene venduto a 15 euro in un menu con patate al forno e farina di baobab e una dissetante bibita al baobab e uva. La prima cosa che ci si chiede è, ovviamente: “di cosa sa?”. Le persone che lo hanno assaggiato sono poche e di solito lo hanno fatto in Australia, dove il coccodrillo viene mangiato normalmente.
Crocoburger – di 130 grammi circa – sarà venduto fino alla fine di Expo grazie a un’autorizzazione speciale fornita dalla ASL e dal ministero della Salute, che hanno controllato la carne spedita dallo Zimbabwe da allevamenti vicini al lago Kariba: nel resto del paese rimane illegale vendere e consumare carne di coccodrillo.
In Zimbabwe la carne di coccodrillo viene mangiata regolarmente ma da qualche anno sono arrivate aziende straniere a occuparsi dell’allevamento e della produzione. Questo ha fatto salire parecchio i prezzi – fino a 150 euro al chilo – e ora il coccodrillo è considerato un alimento “da ricchi”: è una carne bianca leggera e molto nutriente, ricca di proteine e con pochissimi grassi. Nell’eventualità di un’approvazione della carne di coccodrillo per il mercato italiano, quelli dello Zimbabwe hanno già pronti alcuni prodotti di coccodrillo “a base italiana” – esposti nel padiglione a Expo – come il paté di coccodrillo con basilico ligure, il filetto di coccodrillo con olio extravergine o il ragù di coccodrillo con pomodori pachino e cipolla di Tropea.