Pubblicato il

Arte e pneumatici, insolita storia d’amore

Pirelli presenta il volume che raccoglie centinaia di immagini e fotografie che testimoniano lo stretto legame tra arti grafiche e i prodotti dell’azienda

Afef
press office

Che i penumatici possano avere legami con l’arte non è per nulla scontato. Ma se volgiamo lo sguardo alla storia Pirelli, capiamo subito che sì, la liaison è assolutamente possibile, e proficua. ‘Una Musa tra le Ruote. Pirelli: un secolo di arte al servizio del prodotto’ è il volume che raccoglie 450 immagini di oltre 200 artisti e illustratori protagonisti della comunicazione Pirelli. Edito da Corraini, il volume abbraccia la storia Pirelli a partire dall’800, e la lunga relazione che il gruppo industriale ha avuto con i grandi creativi internazionali. Opere realizzate per le pubblicità dell’azienda, oppure per illustrare la rivista ‘Pirelli’ sulle cui pagine sono stati ospitati, dal 1948 al 1972, illustratori, giornalisti, scrittori, fotografi e protagonisti dell’arte italiana. Il progetto del volume, a cura di Giovanna Ginex per la Fondazione Pirelli, è stato presentato nel corso di un evento organizzato in collaborazione con Triennale di Milano e di Triennale Design Museum e con il patrocinio di AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), e nella sede museale milanese sono rimaste in esposizione alcune delle immagini più significative del libro.


Boccasile Gino bozzetto per borse per acqua calda 1952

‘Una musa tra le ruote’ ripercorre in 448 pagine il dialogo che Pirelli ha intrapreso con l’arte sin dal 1872, anno della fondazione, incaricando pittori e disegnatori di interpretare i propri spazi industriali. Negli anni, il disegno del logo, le pubblicità, la grafica, le arti visive tutte vennero a contatto in un modo o nell’altro con la realtà Pirelli. Per tutto il novecento, la pubblicità nascono dalla penna di alcune delle maggiori firme della grafica e della pittura, da Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Marcello Nizzoli, Pavel Michael Engelmann, per arrivare, dagli anni 50 in poi, ai contributi di Bruno Munari, Alessandro Mendini, Armando Testa, Bob Noorda, Alan Fletcher, Riccardo Manzi e tanti altri. Pirelli utilizza il linguaggio dell’arte per ‘raccontare’ i propri prodotti, attraverso storie, evocazioni, immagini che danno un’anima ad un oggetto principalmente funzionale. Eredità culturale forte che viene portata avanti dalla rivista aziendale ‘World’, che nel corso degli ultimi due anni ha visto contributi di nomi celebri come Jacques Le Goff, Eugeny Morozov, Zygmunt Bauman, così come dalle più recenti edizioni del Bilancio Pirelli, cui dal 2010 hanno contribuito scrittori di rilievo internazionale, come Hanif Kureishi, H.M. Enzensberger, Guillermo Martinez, William Least Heat-Moon e Javier Cercas, e illustratori del calibro di Stefan Glerum e di Liza Donnelly, fino a Dome, Alexey Luka e Marina Zumi, i tre street artist che con le loro opere hanno animato l’Annual Report 2014.


Metlicovitz – pubblicità pneumatici Pirelli 1912

E a rafforzare il legame, nuovi talenti del mondo della grafica produrranno per Pirelli nuovi racconti e immagini: un progetto condotto in collaborazione con Corraini punta a coinvolgere un tema di giovani, segnalati da alcuni dei più prestigiosi istituti di grafica e design del mondo, per produrre nuove rappresentazioni e racconti Pirelli.