I suoi fiori rosa sono stati esaltati da poeti e cantanti, in Cina lo si considera simbolo di immortalità: con questi requisiti, l’albero di pesco non poteva che dare frutti divini. E così è: la pesca, grande protagonista dell’estate, è un frutto straordinariamente sano e benefico, oltre che gustosissimo e consumabile in mille varianti.
Originaria della Cina, la pesca attraversò l’Asia per approdare in Persia, dove fu ‘scoperta’ da Alessandro Magno e dal grande condottiero portata nel bacino mediterraneo, dove fu prontamente apprezzata. Esistono molte varietà di pesche, che in maniera generica si distinguono tra frutti con la buccia ricoperta dalla caratteristica peluria (fra cui la percoco, tabacchiera, pesca gialla, pesca bianca) e quelle lisce (nocipesche o peschenoci, nettarina, merendella,). La maggior parte delle varietà di pesca ha la buccia rosso-gialla e la polpa gialla o bianca, ma ne esistono anche di tendenti al verde. Carnosa, succosa, dolce e zuccherina, la pesca incontra i favori del palato con molta facilità, anche grazie alla sua versatilità in cucina nel trasformarsi in deliziosi succhi o confetture.
La pesca fresca è un concentrato di virtù. Dissetante, è composta per oltre il 90% d’acqua, ideale per rinfrescanti spuntini estivi e per stimolare la diuresi. E’ un efficace depurativo, mentre per quanto riguarda il tratto intestinale apporta fibre soprattutto se consumata con la buccia. E’ un buon remineralizzante, in quanto possiede ottime quantità di potassio, mentre per quanto riguarda le vitamine la C e la A sono le più presenti. La ‘mandorla’ contenuta all’interno del nocciolo è invece tossica, tenetela sempre lontana dai bambini.
Naturalmente i benefici della pesca svaniscono o diminuiscono drasticamente se la si consuma sciroppata o sotto forma di succhi industriali. Meglio un bel frullato casalingo oppure una macedonia per consumarla fresca, ma non sottovalutate la sua bontà aggiunta alle insalate estive, una vera delizia.