E’ uno dei quesiti che nell’epoca moderna, fatta di luoghi di lavoro dove le donne si affermano sempre di più, ricorre con ampia frequenza. Che ruolo ha la bellezza femminile, anzi piuttosto il fascino esercitato sugli esemplari di sesso opposto, all’interno dell’ambiente di lavoro? E soprattutto, tralasciando gli aspetti moralistici, è un mezzo per raggiungere i propri obbiettivi oppure decisamente un ostacolo?
A questa domanda ha cercato di rispondere un team di esperti, in uno studio promosso dall’Università di Berkeley in California. E sembrerebbe che le notizie siano proprio delle più innovative. Filtrare sul luogo di lavoro, ha il proprio tornaconto in termini di effetti a breve termine, mentre sul lungo periodo, potrebbe essere addirittura controproducente.
Secondo il gruppo di studiosi, esercitare il proprio fascino (descritto come un mix di allegria, sex appeal e adulazione), potrebbe giovare alle donne poiché contribuirebbe a portare il rapporto su un terreno ambiguo, e in grado di confondere i parametri relazionali che gravano spesso sulle donne.
Essere seducenti, instillare mistero, sarebbe quindi il modo più pratico per sfuggire a catalogazioni stringenti, come il fatto di essere troppo mascolina (potente e autoritaria) oppure troppo femminea (dolce e accondiscendente). In questo modo, ovvero filtrando, si viene dunque percepite come persone consapevoli, che usano il proprio sex appeal per raggiungere obbiettivi stabiliti, e si finisce per essere quindi valutate positivamente dall’osservatore.
Ma attenzione, il gioco del nascondersi è uno strumento destinato a durare molto poco. Infatti, se un uomo mostra interesse verso questo tipo di atteggiamento, non è perché valuta qualità professionali o personali, ma solo perché in esso nasce la speranza di poter un giorno incontrarsi sul piano fisico e emotivo.
Una scelta che allontana qualunque riconoscimento di qualità personali necessarie all’interno dell’ambiente di lavoro, come competenza, professionalità e impegno, e che, a lungo andare può seriamente inficiare l’avanzamento costruttivo di carriera.
