Sono due termini che è facile confondere, anche perché il ramo di appartenenza è lo stesso e molto di frequente anche la sua applicazione. Ma oli e oleoliti non sono la stessa cosa, pur essendo entrambi grandi alleati della bellezza e del benessere del corpo, e pur derivando entrambi da piante ricche di virtù benefiche. Si tratta tuttavia di proprietà estratte in maniera diversa. A confondere ancora più le acque, c’è anche la pratica comune di abbreviare in ‘oli’ gli oleoliti, mentre quando si tratta di oli essenziali è doveroso l’aggettivo.
Oleoliti. Gli oleoliti sono preparati fitoterapici che si realizzano attraverso la macerazione della ‘droga’ (parte della pianta con principio attivo) in un solvente oleoso – di solito si utilizza l’olio di mandorle, di riso, di oliva. Occorre selezionare opportunamente la parte che interessa della pianta, e, essiccata oppure fresca, tritarla e lasciarla in infusione per alcune settimane esposte alla luce, in modo che il principio attivo venga sprigionato nell’olio. E’ lo stesso principio di alcuni oli aromatici che si utilizzano in cucina, nei quali si mette a macerare il peperoncino, l’aglio, le erbe aromatiche. Allo stesso modo si può preparare l’oleolito di malva, di camomilla, di iperico, di lavanda e via dicendo, e utilizzarlo per varie applicazioni cosmetiche relative ai principi attivi della pianta (impacchi per la pelle, mani, capelli, unghie), ma si tratta di soluzioni velocemente deperibili.
Oli essenziali. Gli oli essenziali sono invece estratti attraverso diversi tipi di processo dalle parti della pianta che racchiudono l’essenza, che è anche la sostanza che dà profumazione. La resa è molto bassa, occorrono chili di foglie o fiori per estrarre pochi millilitri di olio essenziale, ma si tratta di sostanze che poi vengono utilizzate alla goccia, poiché molto potenti ed efficaci. Gli oli essenziali naturali si estraggono tramite vapore, spremitura, oppure tramite solventi o enfleurage. Non sono solubili, ma si possono utilizzare mescolati ad altre sostanze per maschere di bellezza, shampoo o applicazioni esterne, aggiunti ad acque distillate o inalati tramite vapori per instillazioni balsamiche, sono molto utilizzati in aromaterapia. Un olio essenziale ben conservato mantiene i suoi principi attivi anche per 3 anni.
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