In molti lo hanno ripetuto fino allo sfinimento. La poca autostima, specialmente nel rapporto con l’altro, è un fattore che inficia, negli uomini, qualunque sano tentativo di approcciare il sesso opposto. Infatti, malgrado la verità di un atteggiamento che porta con sé conseguenze negative, la scienza ha di recente scoperto come anche l’eccesso opposto, ovvero la troppa convinzione nei propri mezzi seduttivi, possa infine avere effetti non proprio piacevoli sulla capacità di conquista.
E’ quanto afferma un recente studio proveniente dal Canada, che ha tracciato alcuni orizzonti utili per far incontrare le due metà del cielo.
Secondo gli studiosi, è infatti noto che uomini con una scarsa autostima di sé, siano portati durante la fase di approccio a concentrarsi sui possibili rischi di un rimorchio fallimentare. Pensieri come quelli del rifiuto o l’idea che le cose non possano funzionare, minano il tentativo di conquista fin dalle basi. E’ anche vero però che questo tipo di pensieri, se nati in persone con invece un’eccessiva sicurezza personale, possono provocare un senso di sfida ed eccitazione decisamente positivi.
Al contrario, quando la seconda categoria di soggetti pensa ai benefici possibili di una relazione, come affetto e amore, questo tipo di immagine mentale contribuisce a bloccarli nell’approccio e nella motivazione.
In questa direzione quindi, i pensieri negativi nelle persone sicure di sé, provocano un senso di sfida che contribuisce a motivare il potenziale amante. Al contrario, lo stesso tipo di pensieri in un soggetto insicuro, fanno in modo che l’approccio si riveli decisamente poco convinto. Allo stesso modo, i pensieri positivi, che in un soggetto sicuro provocano disaffezione, sembrerebbero agire positivamente sul campione insicuro, rassicurandolo e motivandolo nel tirare fuori le cose più belle di sé. E’ quindi questo il paradosso del rimorchio, che sottolinea, ancora una volta, i difficili e imprevedibili meccanismi che portano due persone a incontrarsi e infine finalmente a piacersi.