Un regalo tangibile e concreto, fatto di fiori, cioccolatini, ornamenti ecc. al fine di dimostrare i sentimenti e l’attrazione che proviamo per una specifica persona. E’ questo il fondamento sul quale si basa il rituale di corteggiamento tra esseri umani fatto, in molti casi, di regali pensati, sbagliati oppure ben corrisposti, che comunicano immediatamente al destinatario un’attenzione del tutto speciale.
Sembrerebbe un atto intimo, ragionato, costruito ma la scienza smentisce oggi che la natura del dono sia esclusivamente umana. In occasione di una mostra organizzata al The Natural History Museum di Londra dal titolo Sexual Nature, la biologia e le scienze naturali hanno mostrato al pubblico le analogie tra il mondo animale e quello umano in termini di rituali di corteggiamento e conquista.
A sorpresa insomma, nel capitolo regali, rientrano specie come i delfini amazzonici che creerebbero dei bouquet di acqua per impressionare le potenziali partner. Per una particolare tipologia di mosca, invece, il corteggiamento passa per la creazione di palle di seta, da donare alla femmina più desiderata. E oltre agli aspetti materiali, i maschi di alcune famiglie di volatili, come avviene per la specie umana, utilizzano variazioni di voce e tono, pur di attirare il lato opposto del cielo.
Eppure, un’altra similitudine, curiosa e divertente, sembra stringere ancora di più il rapporto tra uomini e animali. Si tratta dell’abitudine di regalare fiori e di legare ad essi momenti celebrativi e, in senso più ampio, la ricerca di un’unione con il prossimo. Gli studiosi Stephen Buchmann, Jonathan Yen in The Reason for Flowers: Their History, Culture, Biology, and How They Change Our Lives hanno esplorato, infatti, il ruolo dei fiori nel loro significato simbolico e culturale, in un’ampia varietà di usi e costumi, ritrovando in essi un fascino trasversale che, tanto per la specie umana quanto per il mondo vegetale, non smette mai di esercitare il proprio magnetismo su un’ampia varietà di soggetti coinvolti.