Alcuni insetti svolgono un ruolo fondamentale per l’impollinazione, altri sono importanti anelli dell’ecosistema e nella catena alimentare: piccole, a volte minuscole forme di vita che compiono quotidianamente lavori estremamente importanti per la natura e per noi, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Uno dei più noti hotel per famiglie d’Italia, il Family Hotel Posta (Santa Cristina di Val Gardena) ha intrapreso un’interessante iniziativa dedicata ai bambini, ma curiosa e affascinante anche per gli adulti: costruire degli hotel formato insetto.
Come tutti gli animali anche gli insetti hanno bisogno di un ambiente favorevole alla loro riproduzione e sostentamento, e gli hotel per insetti che i bimbi imparano a costruire tengono conto di tutte le loro necessità. Realizzati esclusivamente con materiali naturali recuperati dai boschi della valle, i piccolissimi alberghi si possono poi trasportare nel giardino o nel terrazzo di casa, perché si possa osservare da vicino la brulicante attività di una comunità di mini-animaletti. Si potranno ospitare api, vespe, coccinelle, forbicine, mini ragnetti rossi, crisopi, lucciole, farfalle, in una struttura in miniatura composta di tante piccole stanze, dove gli animaletti si possono riprodurre e riparare. Naturalmente gli insetti saranno liberi di entrare e uscire come e quando vogliono, come fosse una casetta per gli uccelli, una tana privilegiata e dotata di tutti i comfort, non una gabbia.
Gli insect hotel sono una realtà che molte aziende e piccoli agricoltori o semplicemente appassionati di orti e giardinaggio utilizzano per facilitare l’impollinazione, oppure per allevare gli ‘insetti utili’ che predano parassiti dannosi delle piante. L’iniziativa mira ad avvicinare i bambini – ma anche i grandi – al microcosmo degli insetti, per risvegliare la curiosità e instillare il rispetto nelle forme di vita più piccole, consapevoli che la taglia non è proporzionale all’utilità. In un momento storico in un cui le api stanno drammaticamente scomparendo, diventa fondamentale rendersi conto che la biodiversità è fatta anche di minuscole creature, e che contano tanto quanto quelle grandi e grosse.