Dimmi che rossetto hai e ti dirò chi sei. Quante cose, infatti, si possono raccontare col colore di questa autentica arma di seduzione. E quanti i messaggi che si vogliono mandare. Provate a pensare a chi ha le labbra color rosso fuoco, o chi usa un contorno nero, o magari a cosa ha da dire una ragazza che predilige il nero o il porpora.
Risale, a livello di idea primordiale, a 5000 anni fa nell’antica civiltà della Mesopotamia, quando gioielli più o meno preziosi venivano sbriciolati e applicati sulle labbra. Mentre Cleopatra utilizzava una crema ricavata dai pigmenti dei coleotteri e delle formiche. Ma la vera popolarità arrivò nel sedicesimo secolo, sotto forma di derivato della cera d’api.
Sin dai tempi antichi, rossetto et similia sono stati considerati strumento di piacere e di seduzione. Un’arma che sarebbe impensabile non usare, uno degli accessori, a livello di trucco, che deve esserci, sempre e comunque, come se la sua assenza creasse una sorta di scompenso, di nudità, di perdita di bellezza. Da compensare immediatamente da un’altra pennellata di personalità e di sicurezza.
Il tutto a costo basso, scelta che incentiva l’acquisto di più colori e più caratterizzazioni. E quindi via con i colori freddi per chi ha un viso dai colori essenzialmente chiari, quelli più caldi a quelle dai tratti più scuri. Molto apprezzati i i toni caldi e scuri dal prugna al violetto, fino al color cioccolato, mentre quelli tendenti all’arancione sono più indicati a chi ha una buona abbronzatura.
Ma sono le impressioni quelle che contano di più. Secondo lo studio di psicologia dell’Università di Harvard, chi predilige il colore rosso è una donna che sa di essere sicura di sé, una donna a cui piace apparire ed essere guardata; chi sceglie le nuances del rosa invece sono persone socievoli, dolci e comunicative; per chi punta al prugna e bordeaux esalta l’indipendenza e l’autonomia su tutto; per i colori tendenti al “carne”, risultano introverse ma socievoli, intriganti senza esagerare.