Una donna, dal tetto del business mondiale, grida, anzi afferma, che per aumentare la presenza della componente femminile nei consigli di amministrazione, bisogna risolvere il nodo maternità. L’attivista in questione è Katherine Garrett-Cox, vincitrice del premio 2015 Veuve Clicquot Business Woman e
Ceo a capo dell’Alliance Trust, e non ha striscioni e frasi dipinte sui muri, ma un preciso messaggio diretto al mondo dell’alta finanza, da trasmettere in una posizione di rilievo.
Come riporta il giornale inglese The Guardian, secondo la donna d’affari, il governo britannico, e non solo, deve spendere ancora più risorse e progettare nuove politiche per aumentare il numero di donne nei consigli di amministrazione. Per riuscirci però, è importante che esso risolva il nodo maternità.
E’ infatti questo il momento nel quale le donne vedono calare il proprio tasso di partecipazione nel mondo del lavoro. Solo il 60% delle donne con figli fino a quattro anni è occupata, contro il 90% della popolazione maschile, secondo il recente rapporto The Pregnancy Test. Come si risponde quindi a un gap di genere che rischia di inificiare seriamente lo sviluppo economico del paese?
Secondo Garrett-Cox, migliorando le politiche aziendali nei confronti della maternità, o sarebbe meglio dire del rientro al lavoro dopo la maternità, con delle azioni che mirano alla riduzione del costo delle tasse per tutto ciò che riguarda la cura dei figli. E proprio per questo motivo, una delle prime azioni effettuate nel ruolo di Ceo di Alliance Trust, è stato quello di agevolare il ritorno al lavoro delle donne dopo la maternità. “Abbiamo fatto molto ma dobbiamo fare di più. Non fermiamoci qui”. Una determinazione in campo finanziario e civile che le è valsa il 43esimo riconoscimento del premio Veuve Clicquot, vedendola trionfare contro personalità di calibro, tra i quali spicca la direttrice della Serpentine Galleries Justine Roberts e la Ceo della piattaforma Mumsnet.