Regina indiscussa della lirica, voce divina, emozionante, capace di sonorità che nessun soprano ha mai eguagliato, una dea per il mondo dell’opera, ma anche una donna passionale e mutevole, carismatica ma fragile, i cui amori leggendari e tormentati punteggiarono la biografia accanto ai successi di una vita dedicata al canto, vissuta tra New York, la Grecia e l’Italia. Maria Callas assurge allo status di leggenda, venerata in vita e adorata ancora a quasi quarant’anni dalla morte, tanto che artisti di ogni genere continuano ad ispirarsi a lei, non solo nel canto e nei teatri, ma nella pittura, nella letteratura, nel cinema.
In questi giorni e fino al 22 settembre 2015, AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona, alla quale la Callas fu molto legata, ospita una mostra che un premio Nobel dedica alla Divina. Dario Fo dipinge Maria Callas è la mostra in cui Fo si fa pittore e la Callas musa, narratore e soggetto si incontrano in un sublime amalgama di arte. Colori che danno vigore al mito, alla personalità della soprano: 70 opere che accompagnano il visitatore in un percorso che racconta Maria Callas e il suo legame con la città di Verona e con l’Arena in particolare.
E’ stato invece annunciato nei giorni scorsi a Cannes il film che verrà girato su adattamento del romanzo di Alfonso Signorini Troppo fiera, troppo fragile. Il romanzo della Callas (Mondadori 2007). Il libro di Signoriani diventerà un kolossal diretto da Niki Caro e interpretato da Noomi Rapace, prodotto da Guido, Nicola e Marco De Angelis, dell’italiano De Angelis Group, insieme a società inglesi e americane. Troppo fiera, troppo fragile ha venduto in Italia oltre quarantamila copie e ha riscosso un grande successo in tutto il mondo, tradotto in dodici lingue e pubblicato in moltissimi paesi. Un romanzo in cui rivivono icone senza tempo come Marilyn Monroe, Grace Kelly, Marlene Dietrich, ma soprattutto la relazione tormentata con il potentissimo Aristotele Onassis.