Affascinanti e preziose, simbolo di meditazione e di chi ama “assaporare” senza fretta. Le pipe sono da sempre alleate degli amanti del tabacco, compagne di presidenti e personaggi influenti, strumenti di goduria che in pochi apprezzano. A dimostrarlo, nei locali della tabaccheria storica della famiglia Sisimbro di via San Pasquale a Chiaia (con tre generazioni di attività alla spalle), “Storia di radica e fumo”, mostra dedicata al mondo delle pipe.
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Pezzi unici ed esemplari storici, tutti realizzati a mano, dalla casa di produzione Castello, fondata nel 1947 da Carlo Scotti, oggi portabandiera del made in Italy nel mondo. Tra gli articoli esposti, le prime sette pipe realizzate nel 1947 (una per ogni giorno della settimana), chiuse nel caratteristico cofanetto.
La qualità e la bellezza delle pipe Castello è da allora arricchita dal lavoro di artigiani di grande maestria. Ogni Castello, sia essa sgorbiata, sabbiata o liscia, viene sempre lavorata e laccata in modo da lasciare il “poro della radica aperto”, caratteristica fondamentale per ottenere una fumata pulita e asciutta. Le qualità del legno vivo, caldo, modellato su una linea essenziale e morbida, la ricercatezza delle radiche e la straordinaria abilità dei maestri artigiani rendono le pipe Castello un marchio apprezzato nel mondo e un vero punto di riferimento per gli appasionati.
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In mostra il primo esemplare della collezione “Great Line” (nata negli anni Settanta), la “Perla Nera”, pipa “da sera” di lucido ebano e una curiosa “Big Pipe”, di grandi dimensioni, oggi non più in produzione. Il presidente Sandro Pertini era un appassionato fumatore ed estimatore delle Castello. Sua la frase “Fumando la pipa io brucio le mie amarezze e le mie amarezze sono molte. Perciò ho bisogno di molte pipe”. Fiore all’occhiello della mostra partenopea è proprio un modello proveniente dalla sua collezione personale, in radica di erica ligure.
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Altra pipa “illustre”, quella appartenuta a Enzo Bearzot, l’allenatore che portò la nazionale italiana a vincere i mondiali di cacio nel 1982. Sarà inoltre possibile ammirare la collezione privata dei componenti del “Pipa Club di Napoli”, di cui la tabaccheria Sisimbro è sede. Inoltre la presentazione dell’esclusiva pipa rossa “Lava del Vesuvio”.
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La tabaccheria Sisimbro è diventata punto di riferimento del “fumo lento” a Napoli. Ha anche un affollato pipa club che si riunisce il sabato pomeriggio all’interno dei suoi locali. In occasione della mostra è stato studiato un allestimento dagli architetti Giuseppe Silvestro Tortora e Isabella Vitagliani per valorizzare le pipe esposte. Oggi la tabaccheria è gestita dalla seconda e terza generazione Sisimbro: Anita e i suoi figli. Ha festeggiato l’anno scorso le 55 candeline e per il suo compleanno Castello ha realizzato cinque pipe, del famoso modello 55.