Per la cultura pop, sono le figure pelose e tendenzialmente tatuate alla quale la moda ha donato l’etichetta di “hipster” a trionfare come nuovi alfieri di uno stile di vita glamour e di tendenza. Eppure, il fascino della peluria sul volto, non è prerogativa esclusiva delle giovani generazioni. Specialmente se si pensa come essa, sia immediatamente capace di trasmettere fascino e sensualità. Oggi infatti, una ricerca condotta dal Dottor Cyril Grueter dell’Università di Western Australia di Perth, ha dimostrato come la tanto rinomata barba, sia all’interno di gruppi complessi di primati, un chiaro segno distintivo della superiorità maschile all’interno di un insieme sociale fortemente competitivo.
“Secondo la nostra ricerca, la decorazione del corpo sembra essere più elaborata all’interno di gruppi sociali maggiormente ampi, (dove segnalare il proprio valore e il proprio status è di grande importanza), e lo stesso potrebbe accadere per gli esseri umani che vivono in grandi società”.
Durante lo studio, i ricercatori hanno osservato circa 145 primati appartenenti a 45 generi diversi, incluso l’orangotango, notando come la peluria facciale e altri ornamenti per il corpo, inclusa la peluria argentata di alcune specie di babbuini. Da questa osservazione è poi scaturito un dato. Pare infatti che alcune di queste caratteristiche riguardanti la peluria, siano in grado di attirare maggiore attenzione da parte degli esemplari femminili. Un discorso, secondo gli scienziati, valido anche per gli uomini in carne e ossa.