Roy Roger’s, noto fashion brand del gruppo Sevenbell, ormai sembra essere di casa in quel di Milano, capitale della moda che, vetrina dopo vetrina, si rivela essere una vera e propria passerella dove, a sfilare, sono le più grandi firme a livello internazionale. Il lusso del Made in Italy non delude mai: Roy Roger’s, come da strategia di sviluppo annunciata nel 2014, oltre al piano di espansione che sempre più vede nascere nuovi punti vendita in terre straniere, da New York alle nuove prospettive in Giappone, Turchia, Russia e Canada fino alla Germania e l’Inghilterra, non dimentica l’importanza del Belpaese. Ecco che, dopo Firenze, Forte dei Marmi, Napoli e Roma, si torna a Milano, in quel di Corso Venezia 8, là dove è nato il quinto store.
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L’apertura del monomarca meneghino rimane fedele al concept progettuale degli altri punti vendita: al suo interno, ad accogliere la clientela, la frase di Fulvio Biondi “Non c’è futuro se non hai una vera storia”. Tra mensole di legno e vetro e una deliziosa scala a chiocciola dal gusto retrò si scopre il mondo dell’azienda toscana, un’atmosfera accogliente e contemporanea articolata su due piani là dove trovano spazio espositivo le collezioni Roy Roger’s uomo, donna, bambino oltre alla linea President’s uomo. Il mobilio riserva piacevoli sorprese: a rapire l’attenzione è il soppalco in legno di rovere squadrato e ancora il grande tavolo sartoriale di fine ‘800 nonché la boiserie in legno e denim e la poltrona Frau di inizio secolo.
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Per chi è alla ricerca di qualcosa di unico, all’interno del punto vendita è stato allestito uno spazio riservato al servizio sartoriale per il “jeans personalizzato e su misura” là dove, grazie alle abilità e alla manualità di una sarta, in soli 15 giorni è possibile avere un jeans confeziona ah hoc con una Singer originale anni 60. Non solo shopping, lo store è anche luogo accogliente dove prendersi una pausa dedicandosi alla lettura nel minibar o lasciandosi conquistare dallo spazio espositivo là dove vengono organizzate piccole mostre a tema, come quella in corso dal titolo il titolo “Archive is Life” attraverso la quale si celebrano i 70 anni della storia del primo jeans italiano in denim americano. Vale la pena lasciarsi incuriosire e scoprire la selezione composta da quindici capi, giacche, pantaloni e tute esposte in miniatura, indossate da bambolotti in resina realizzati a mano da un modello originale degli anni’50. Interessanti anche i rari documenti grafici, fotografici e cartacei, provenienti dall’archivio Roy Roger’s.
“Con il titolo Archive is Life – spiega Guido Biondi, direttore creativo del Gruppo – ho voluto sottolineare il valore di un archivio: è un ponte tra passato e futuro che non dobbiamo disperdere. Consente di conservare la memoria storica della nostra azienda, di raccontare ai giovani anni di sperimentazioni e di processi creativi unici e artigianali. Ma rappresenta anche una ricchezza vitale, fonte continua d’ispirazione per riuscire a guardare alla contemporaneità da nuove prospettive”. “Parto da qui quando devo iniziare a disegnare una nuova collezione”.