Fare della vita un’opera d’arte in termini di unicità personale, specialità dei gusti e del modo di apparire. Sembrerebbe un obbiettivo da perseguire affidandosi all’intuito individuale, ma essere dandy oggi, in un mondo sempre più vasto e ricco di diversità, è un processo elaborato che può aver bisogno di una vera e propria guida cartacea.
Nasce con questo spirito, e attraverso una buona dose di ironia, il libro 10 mosse per essere dandy di Patrizia Finucci Gallo, una guida per diventare dei veri edonisti partendo dalla complessa vastità di interessi, degna di una dandy che possa definirsi tale. Ma non nel segno di una nostalgia permanente. Infatti l’eleganza raffinata no è una qualità da modellarsi sugli standard del passato. Il dandy moderno ha grinta e gusto da vendere. In questa direzione, il libro, presentato come un livre de chevet bilingue, in italiano e francese, affronta argomenti come l’arte, la letteratura e soprattutto la percezione di sé.
Essere unici nel segno della modernità insomma, per piacere a se stessi e anche, perché no, agli altri. Eppure, nel libro non si parla solo di modelli maschili, ma per la prima volta il tema viene definito anche in chiave femminile. Per prima cosa, l’autrice suggerisce di non assumere uno stile estetico androgino per essere donne-dandy. Nonostante il successo di modelli come George Sand, la donna edonista è piuttosto un connubio forte di bellezza e cultura, personalità e sensualità. Malgrado le opportune differenze tra i sessi, un particolare sembra però unire le due fazioni. Ancora una volta lo charme, inteso come la capacità di rendersi attraenti, non è una questione di omologazione culturale, ma piuttosto la capacità di esprimere una verità. Come un dandy di questi, e non di altri, tempi.