Più sesso e meno medicine: potremmo sintetizzare così le ultime ricerche internazionali secondo le quali una notte di passione possa agire sul cervello e possa aiutare a star meglio, a livello psicologico ma anche fisico. Gli effetti sono tanti, specialmente quando il sesso è frequente (ma rigorosamente sicuro), e molti sono davvero sorprendenti, come quelli riportati da Health.com. Ma gli studiosi avvertono: si sta lavorando per trovare le prove di tante altre piacevoli conseguenze.
1) Come una droga: il piacere che otteniamo dal sesso è in gran parte dovuto dal rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che attiva il centro di ricompensa del cervello;
2) Come un antidepressivo: secondo uno studio fatto su 300 donne chi ha avuto rapporti senza preservativo ha avvertito meno sintomi depressivi rispetto a chi non l’ha usato. Secondo i ricercatori alcuni composti dello sperma, che comprende anche estrogeni e prostaglandine, hanno proprietà antidepressive;
3) A volte è un handicap: circa un terzo delle donne che partecipano in uno studio hanno riferito di aver sperimentato dei momenti di tristezza post coito;
4) Contro il dolore: il mal di testa non sarà più una scusa, perché secondo uno studio tedesco il 60% dei partecipanti che avevano l’emicrania e il 30% di chi soffre di cefalea a grappolo hanno notato un miglioramento parziale o totale al termine del rapporto;
5) Cancella la memoria: in appena 7 casi su 100 mila ogni anno, il sesso provocherebbe casi di amnesia transitoria globale, ossia una perdita di memoria, che può variare da alcuni secondi ad alcune ore, e che si manifesterebbe nei soggetti che hanno una vita sessuale molto attiva;
6) Aumenta la memoria, almeno sui topi: i roditori che hanno rapporti sessuali quotidiani per due settimane avevano più neuroni nell’ippocampo;
7) Meno stress: abbassando la pressione sanguigna, aiuta a rilassarsi e ad affrontare in maniera migliore tutte le situazioni che possono provocare stati di ansia e nervoso;
8) Aiuta a dormire: la parte del cervello nota come corteccia prefrontale si spegne dopo l’eiaculazione. Quest’azione, insieme al rilascio di ossitocina e serotonina, può spiegare il sonno successivo all’orgasmo. Nella speranza di non addormentarsi prima.