Spesso si pensa a un gioiello solo in concomitanze delle occasioni speciali: che sia un anniversario, un compleanno, Natale o San Valentino per mettersi alla ricerca di un pegno d’amore in grado di raccontare con eleganza un sentimento speciale. Belli da sfoggiare al collo, al polso o per impreziosire orecchie e mani ma, oltre alla brama del possesso collier, bracciali, orecchini e anelli, in quanto opere d’arte, sono belli da contemplare in tutta la loro raffinatezza.
Come nella moda, anche nella gioielleria il Made in Italy è in grado di lasciare il segno: a tenere alto il nome del Belpaese è Ornella Bijoux, firma tra le più rinomate della bigiotteria artigianale, brand nato a Milano nel 1944 grazie al duro lavoro di Piera Albani e la figlia Maria Vittoria che, con passione allo stato puro, sono riuscite a ritagliarsi un ruolo di tutto rispetto nel settore qualificandosi come una delle griffe di costume jewellery più ricercate ed esclusive e non solo sul territorio nazionale ma a livello mondiale.
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Al fine di addentrarsi alla scoperta di questo scintillante universo legato alle eccellenze del bijoux italiano, tutti sono invitati a fare visita all’esposizione monografica allestita presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore allestita in collaborazione con Bianca Cappello, storica e critica del gioiello nonchè docente di storia del gioiello presso l’Istituto Euroeo di Design di Milano e coordinatore curatoriale del museo del Gioiello di Vicenza. Si tratta della prima di una serie di monografie dedicate ai grandi protagonisti della bigiotteria Made in Italy, un capitolo affascinante della costume jewellery ancora tutto da scoprire.
Ad andare in scena da veri protagonisti oltre 200 storici bijoux della collezione privata di Ornella Bijoux, capolavori che, con la loro sublime classe, sono in grado di raccontare oltre sessant’anni di arte, moda, e creatività: si va dai primi successi riscossi oltreconfine degli anni ’50 che hanno trovato ospitalità tra le lussuosissime vetrine dei vari “Neiman Marcus”, “Lord and Taylor”, “Bonwit & Teller” e “Marshall and Field” tra Inghilterra e Stati Uniti passando poi alla ceramica dipinta a mano e le perle care agli anni ’60 e ricordando le collaborazioni con le Maison Biki, Celine, Borbonese etc.
Si cambia registro con l’avvicinarsi degli anni ’70, periodo in cui i bijoux iniziano a vestirsi di nuovo, con un design che prende ispirazione dall’arte astratta e dal gusto etnico per poi affacciarsi al fantastico mondo della natura che porta in scena scarabei o farfalle che si materializzano in spille e anelli. Il tempo passa inesorabile e con esso le mode vanno e vengono, la tecnologia fa passi da gigante e i gusti cambiano ma li, presso l’atelier-laboratorio di via Monte Cervino 4 a Milano, la femminitlià continua a raccontarsi attraverso opere uniche.
Non solo gioielli, l’occhio del visitatore, durante il percorso espositivo, sarà rapito da una selezione di abiti d’epoca da cocktail provenienti dalla collezione Cavalli e Nastri di Milano e firmati Biki, maison con la quale Ornella Bijoux ha collaborato a lungo negli anni ’60.
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Informazioni utili:
Museo del Bijou di Casalmaggiore
?via Porzio 9 – 26041 Casalmaggiore (CR)
Tel. 0375 284423 – 0375 205344
www.museodelbijou.it