Oggigiorno sono sempre più le abitazioni private prese di mira dai ladri: non c’è limite alla sicurezza, tante le misure precauzionali che ogni singolo cittadino si trova costretto a prendere al fine di evitare visite spiacevoli: porte blindate, serrature di ultima generazione, sistemi di allarme, grate e chi più ne ha più ne metta.
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A quanto pare questo problema non è universale, esiste un posto dove la paura dei topi d’appartamento è sconosciuta: siamo a Shani Shingnapur, un villaggio indiano sito nello stato del Maharashtra, a metà strada tra Shirdi e Aurangabad, un luogo affascinante in grado di richiamare l’attenzione di innumerevoli pellegrini, nazionali e internazionali, data la presenza del tempio di Shani, dio dei pianeti, considerato il guardiano di questo luogo, motivo per cui gli abitanti si sentono liberi e tranquilli di vivere senza porte.
Proprio così, basta guardarsi intorno per rendersi conto che nessun edificio è dotato di barriere, non esistono casseforti, tutto è a porta di mano e la regola non vale solo per le abitazioni, ma ogni tipo di attività come banche, uffici postali o ancora i bagni, nessun tipo di protezione, solo tende e, di notte, delle travi per tenere lontano gli animali selvatici e i cani randagi; il tutto dunque fa leva sul rispetto e sulla massima e reciproca fiducia.
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Qui si vive in maniera semplice ma genuina, non esistono campanelli, serrature, citofoni o videocamere, si torna indietro nel tempo e ci si chiama a voce, il tutto in totale serenità in quanto si pensa che, qualora ci fosse un trasgressore questo stesso sarà punito con un “Sade Saati” che corrisponde a sette anni e mezzo di sfortuna.
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Purtroppo però non è tutto oro quello che luccica: nonostante la buona educazioni e un passato rispettoso, le nuove leve iniziano a trasgredire rompendo così quella magia che rendeva questo posto più unico che raro. Sono infatti iniziati piccoli furti o ancora scippi a danno dei turisti, avvenimenti che rischiamo di compromettere la tranquillità del posto tanto che, i cittadini, iniziano a sentire il bisogno di prendere le dovute precauzioni per tenere il salvo la propria famiglia e, nonostante ci sia il grande desiderio di non abbandonare le abitudini di sempre, allo stesso tempo c’è l’esigenza di tutelarsi.
“Anche se non c’è stato un aumento significativo negli ultimi due anni, ci sono stati episodi di furti di veicoli, borseggi nelle zone intorno al tempio“, ha dichiarato Anil Behrani, un ufficiale di polizia locale. Nonostante i pochi allarmanti episodi, la maggior parte degli abitanti continua a vivere con la speranza che la loro tradizione possa durare a lungo nel tempo.