Destrutturare la bellezza, comporla in una nuova affascinante forma per fermare il tempo del pasto e costringere anche il commensale più distratto a riflettere su ciò che abbiamo nel piatto.
A prima vista,sembrerebbe una forma di etica che attinge alla filosofia più verde della vita, ma c’è anche chi l’ha trasformata in arte visiva, codice estetico e oggetto di design. Si tratta di Amber Locke, vegan-artist e blogger britannica, che sfrutta le simmetrie e i colori naturali di frutta e verdura per creare composizioni naturali dal forte respiro colorato.
Avocado, carciofo, ma anche peperoni e molti altri frutti della natura diventano protagonisti della tela. Non però nella solita veste nella quale li conosciamo. La creatività dell’artista britannica, taglia spezza e armonizza gli oggetti delle proprie composizioni in maniera nuova. É un movimento che frena la fame, l’arresta sulla soglia dell’arte e la costringe a vedere la natura in una nuova interessante prospettiva non più solo funzionale. Come nasce quindi un cambio di prospettiva così radicale rispetto alla propria alimentazione?
Il progetto di Amber, in arte AMBA, ha origine nella scelta di diventare vegana. Il cambio di vita, così racconta, l’ha quindi costretta a valutare con maggiore attenzione la propria dieta e scoprendo così nuovi alimenti all’interno della catena nutrizionale. Da qui la voglia di usare questa varietà di sapori e colori, per creare delle opere che una volta fotografate vengono riprodotte in numerose stampe in edizione limitata. E la moltiplicazione dell’opera d’arte diffonde in questa maniera l’idea che un oggetto che insieme ci nutre e allo stesso tempo è depositario di un’armonia delle parti senza eguali, sia un valore tutto da rispettare.
