Il forno non è però conosciuto solo grazie alla qualità del servizio e ai suoi famosi avventori. L’Antica Focacceria compie 180 anni ed è da tempo, grazie alle continue denunce del titolare Vincenzo Conticello, il simbolo di un’imprenditoria sana che dice no alla schiavitù del pizzo. Per festeggiarla non c’è cosa migliore di sedersi a tavola e condividere i sapori tradizionali. Ecco quindi la ricetta dell’arancina siciliana proposta da Vanity Fair e proveniente dai laboratori storici del laboratorio gastronomico di Palermo.
Preparazione: far bollire l’acqua, salare e aggiungere il riso, coprire e far cuocere a fuoco moderato finché il riso avrà assorbito completamente l’acqua. Mantecare con burro, zafferano, 3 uova e lasciar raffreddare. In una casseruola soffriggere il sedano, la carota e la cipolla tagliati finemente. Una volta dorati, aggiungere la carne facendola rosolare leggermente; sfumare con mezzo bicchiere di vino, aggiungere sale, pepe e 30 gr di farina facendo attenzione affinché non faccia grumi. Unire la passata di pomodoro e lasciare andare a fuoco lento per circa un’ora.
A parte, scottare per qualche minuto i piselli in abbondante acqua salata, scolarli e passarli in padella con una noce di burro; una volta che il ragù sarà pronto ultimare aggiungendo i piselli e lasciar raffreddare. Formare con il riso palle di circa 5 cm di diametro; fare col pollice un buco in ciascuna, riempirlo di ragù e un dadino di caciocavallo, poi richiudetelo. Passare le arancine nella farina, poi nelle uova sbattute e salate, quindi nel pan grattato, infine friggetele poche alla volta in olio ben caldo.