Siamo nel 2015 ma nonostante questo Fox News ed i giornali di tutto il mondo si trovano a parlare di quei luoghi sulla terra accessibili solamente al sesso maschile. Spesso le motivazioni sono di ordine religioso, talvolta invece sono legate alla sensibilità del cosiddetto “sesso debole”. Skyscanner ha stilato la classifica di sette meraviglie terrestri ad esclusiva maschile.
Monte Athos, Grecia: nel 1046 L’Imperatore di Bisanzio decise di vietare alle donne ed agli animali di sesso femminile l’accesso all’area sacra del Monte Athos. Una credenza sostiene che la presenza delle femmine inibisca il percorso verso l’illuminazione spirituale dei monaci che vi abitano. Diversi, in passato, i tentativi di aggirare la proibizione: tra le temerarie si ricorda una scrittrice francese che si sottopose nel 1920 ad una doppia mastectomia per travestirsi da monaco. Da quel dì, nulla è praticamente cambiato. I circa 3000 monaci che vivono sul monte non hanno contatti col sesso femminile: le donne devono tenersi alla larga dal posto, a una distanza minima di 500 m.
Haji Ali Daragah, Mumbai: si tratta di uno dei maggiori siti di culto di Mumbai. Attira circa 20 mila visitatori ogni giorno ed è ancora oggi al centro di molte discussioni e rivendicazioni da parte di femministe e non. Un cartello vieta chiaramente al sesso femminile l’accesso alle tombe. Sarebbe contrario alla Sharia, infatti, la legge islamica, non permette alle donne di accedere al posto più sacro del sito.
Omine, Giappone: un arduo percorso in salita, fino a un Tempio buddista collocato in vetta, a 5.640 m di altezza. Parliamo del monte Omine, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2004. Qui l’accesso alle donne sarebbe vietato perché le fanciulle potrebbero distrarre i pellegrini, nel loro cammino di profondo raccoglimento.
Templi Indù, India ed Indonesia: vietato l’accesso alle donne anche in alcuni templi induisti. Ad essere interessate al divieto sono solamente le donne che si trovano nel loro periodo mestruale, in quanto considerate “impure”. Molto più rigido in passato, questo sistema di divieti oggi sembra accogliere anche qualche donna ogni tanto.
Arabia Saudita: qui le donne hanno accesso a tutte le aree ed ai siti del Paese. Ma, se siete turiste in visita, sappiate che in Arabia Saudita è raccomandabile essere accompagnate da un uomo. Inoltre, non pensiate di visitare il Paese alla guida di un’auto: una donna al volante qui è cosa rarissima.
Galaxy water park, Germania: questo è davvero un caso particolare. Uno dei parchi acquatici più grandi d’Europa ha vietato alle donne l’accesso all’attrazione principale. Uno degli scivoli acquatici più veloci del mondo, l’X-treme Faser, arrivando a una velocità di oltre 70 km orari potrebbe, infatti, facilmente provocare ferite “intime” alle giovani ospiti.
41 club in Italia: anche il Bel Paese compare in questa lista. Secondo una ricerca di Dagospia, sarebbero 41 i club che nel nostro paese vietano l’accesso alle donne. Posti in cui uomini in carriera, manager facoltosi e politici si ritrovano per discutere di argomenti prettamente maschili. Per maggiori informazioni cliccare su www.skyscanner.it