Una serie di scatti per raccontare il Kurdistan iracheno, le storie di chi non ce la fa più, di chi combatte tutti i giorni per la sopravvivenza e per la Vita, quella rigorosamente con la maiuscola. In fuga dalla guerra, alla ricerca di un aiuto, magari di un luogo nuovo dove andare. Un posto che non minacci, ogni singolo istante, morte e disperazione.
Ieri sera, presso Sotheby’s a Roma, un vernissage esclusivo ha inaugurato la mostra “La terra è la mia patria” della fotografa Talitha Puri Negri. Diciannove scatti, realizzati in Kurdistan, per raccontare la speranza dietro tutto quest’orrore. Nello sguardo acceso di un bambino, o in un sorriso di chi combatte per la propria sopravvivenza. Nonostante tutto.
La mostra, realizzata grazie alla sponsorizzazione di Falconieri, rimarrà aperta al pubblico fino al 17 ottobre. Poi si procederà con un’asta benefica, il cui ricavato delle fotografie andrà totalmente in beneficienza, per sostenere il Centro sanitario costruito da Emergency proprio nel campo profughi. Per regalare a tutti quanti un sorriso in più.
Nata a Milano nel 1982, Talitha Puri Negri dedica gli ultimi 4 anni del suo percorso artistico tra fotografia ed impegno umanitario in Kenya, a Nairobi. Ha collaborato come volontaria per l’associazione Twins International, insegnando nella scuola della baraccopoli e vivendo con i bambini dell’orfanatrofio nel progetto Alice for Children. La prima mostra da lei realizzata presso la casa d’aste di Sotheby’s Milano, era una selezione delle immagini scattate nei mesi vissuti in Kenya, il cui ricavato è stato donato all’ONG.
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