Chef non si nasce, probabilmente si diventa, attraverso fatica, determinazione, tecnica e sapere. Si potrebbe riassumere così la filosofia alla base della prima università europea del gusto con sede in Spagna. Il Basque Culinary Center Foundation di San Sebastian, è un organo accademico di eccellenza che forma laureati in Scienze Culinarie e futuri chef a cinque stelle di domani. L’istituto, fondato nel 2009 grazie a una prestigiosa partnership tra l’Università di Mondragón, alcuni tra gli chef baschi più famosi e le istituzioni locali, è il primo organismo di eccellenza dedicato solamente allo studio della scienza gastronomica, approfondita sotto gli aspetti chimici, biologici e economici.
Circa 300 studenti studiano oggi nel campus di 1500 metri quadrati situato nel capoluogo basco, seguendo un’offerta formativa lunga quattro anni che combina le scienze gastronomiche, le tecniche di cucina e gli aspetti economici del settore come il catering e il management della ristorazione. Accanto all’offerta base, l’Istituto fornisce formazione continua ai cuochi di mezzo mondo attraverso corsi altamente specializzati e master universitari.
L’ente formativo è supervisionato da un consiglio di amministrazione a quattro stelle, che include lo chef pioniere della cucina molecolare Ferran Adrià e anche l’italiano Massimo Bottura. «La gastronomia è profondamente cambiata», spiega Joxe Mari Aizega, direttore generale del Centro a D di Repubblica, «Gli chef non sono più semplicemente “cuochi” ma professionisti con un ruolo sociale e culturale, portatori di una conoscenza che riguarda aspetti fondamentali del mondo in cui viviamo. Quello che volevamo creare era quindi una facoltà con un approccio interdisciplinare, che desse agli studenti una preparazione non solo nella cucina, nel servizio e nel management, ma anche nella scienza e nella cultura che c’è dietro al cibo».
