Chi ama i city break, nella ricerca delle realtà europee da mettere in piano per le prossime fughe, spunta il nome di una bellezza austriaca, Salisburgo. Oltre ad essere rinomata per essere la patria dell’illustre musicista Wolfgang Amadeus Mozart nonché un gioiello architettonico per quel prezioso mosaico di stili del suo centro storico divenuto nel 1997 Patrimonio Culturale Mondiale dell’UNESCO, a fa parlare di sé è un suo quartiere. Volgendo lo sguardo nell’area più a nord della città, nella sponda sinistra del fiume Salzach, si scopre Lehen, divenuto protagonista di un piano di riqualificazione.
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Si trattava infatti di una zona decadente con un’alta, altissima densità abitativa caratterizzata dalla presenza di enormi palazzoni a più piani, costruiti tra gli anni ’50 e’70, aree industriali abbandonate, una situazione di degrado, caos e insostenibilità che ha portato a una vera e propria rivoluzione: i vecchi edifici sono stati demoliti così come lo stadio del calcio, gli esercizi commerciali sono stati chiusi o trasferiti nei centri commerciali e, a dare nuova vita, hanno contributo la creazione di una biblioteca, nuove unità abitative e due stazione ferroviarie, il tutto però è avvenuto in chiave sostenibile permettendo agli abitanti di potersi avvalere di energie rinnovabili.
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Nuova vita e soprattutto risparmio grazie alla presenza di innovativi impianti solari termici e fotovoltaici installati sui tetti degli edifici dell’area che, i termini numerici, si traduce in 12 MWh/anno di elettricità e più di 1 GWh/anno di energia termica con un notevole risparmio elettrico e termico di 375 e 4,06 Mwh/anno.
A completare il quadro tanti accorgimenti, quali sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore, infissi e vetri ad elevate prestazioni, pompe di calore, serbatoi di accumulo per il caldo e il freddo, isolamento termico e una micro-rete di teleriscaldamento di quartiere.