Quella di riutilizzare i container come moduli abitativi è una strada che diversi studi di architettura stanno percorrendo, per molteplici motivi. Innanzitutto il principio del riutilizzare qualcosa di già esistente anziché crearlo dal nulla è in linea con le esigenze ecosostenibili del pianeta; poi, in questo modo l’edificazione di una casa diventa incredibilmente veloce; infine, perché, come una sorta di puzzle, anzi di Jenga, è possibile utilizzare i container come fossero moduli, pezzi da sovrapporre, affiancare, accostare in tantissime combinazioni. Tra le idee più innovative in questo senso, il progetto che OVA Studio ha pensato per Hong Kong e New York: due versioni simili ma dall’utilizzo diverso di Hive-Inn, un palazzo costruito grazie alla sovrapposizione di container navali.
Il progetto di Hong Kong è quello di trasformare l’edificio in hotel, mentre quello della Grande Mela prevede una fattoria urbana: in entrambi i casi si tratta di una struttura verticale modulare, alla quale si possono aggiungere e sottrarre container come fossero davvero pezzi del Jenga, il famoso gioco da tavolo in cui si devono togliere blocchetti di legno da una torre senza minarne la stabilità.
Hive-Inn Hotel è un progetto che OVA ha realizzato per il concorso Radical Innovation Awards 2014. Il palazzo di Hong Kong, città dove lo studio di architettura ha la propria sede, vuole estendere i principi dell’edilizia modulare agli estremi: un hotel dove ogni stanza è potenzialmente mobile. I container infatti si possono semplicemente ‘spostare’ da un piano all’altro, da un lato al suo opposto, naturalmente in modo da non minare la stabilità dell’edificio intero. Inoltre lo studio OVA immagina come ogni container/stanza potrà essere allestita a tema in base al brand che fornisce il container: per ora due esempi di design delle suite sono stati creati a tema Ferrari e Alexander McQueen.
Il progetto di New York è invece di diverso respiro. Hive-Inn™ City Farm è una fattoria verticale, in cui ogni container può essere dato in affitto o in comodato d’uso per aziende alimentari, ristoranti, privati, istituiti che vogliano coltivare autonomamente gli ingredienti dei loro prodotti, o dei piatti serviti nelle loro mense, senza doversi allontanare dalla città. Secondo lo stesso principio dell’hotel di Hong Kong, i moduli si possono aggiungere, sottrarre o spostare a seconda delle esigenze, in questo caso agricole. Nella City Farm regna sovrana l’ecologia, ed ecco che oltre al riciclo del materiale edile OVA Studio ha progettato sistemi di riciclo dell’acqua, installazione di pannelli solari per fornire energia, riutilizzo degli scarti per il compostaggio.
Hive-Inn Hotel e Hive-Inn™ City Farm sono solo due esempi di come un edificio creato dalla sovrapposizione di container possa essere versatile, e garantisca ampia libertà di utilizzo. OVA Studio immagina per esempio che si possano realizzare edifici simili per creare velocemente unità abitative in caso di emergenze, oppure cliniche e ospedali, scuole, uffici e così via.