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Alexandra: “True Detective mi ha cambiato la vita”

Incontro con il nuovo sex symbol del cinema e della TV made in USA, a Venezia per presentare la commedia horror Burying the Ex

Alexandra Daddario
LaPresse
È apparsa sulla scena internazionale con la saga di “Percy Jackson”, ma è grazie al ruolo nella serie TV “True Detective” che la fama di Alexandra Daddario è letteralmente esplosa. All’attrice sono bastati pochi minuti e una scena hot con Woody Harrelson per diventare un nuovo sex symbol e pochi secondi, e un divertente tweet indirizzato al presidente Obama, per diventare anche una celebrità di Twitter. Ora, a 28 anni, la Daddario è pronta a conquistare Hollywood, ma non disdegna di tornare al cinema indipendente e a un genere, l’horror, da lei già frequentato in passato (Bereavement e Non aprite quella porta 3D). L’abbiamo incontrata a Venezia, dove ha presentato Burying the Ex, commedia romantica con zombie diretta dal veterano Joe Dante (Gremlins).
 
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Perché ti cimenti così spesso con l’horror?

Perché è un genere che fa bene all’evoluzione di un attore: ti costringe a lasciarti alle spalle ogni paura e di smettere di preoccuparti di quale aspetto avrai o cosa penserà di te il pubblico quando ti vedrà piangere o gridare in maniera isterica. Grazie all’horror ora mi sento più a mio agio nel fare cose ridicole davanti a sconosciuti. Ma amo anche l’elemento commedia di questo film: mi piace lavorare con gente divertente e penso che l’umorismo sia il nostro modo di attraversare i momenti difficili.
 
Parliamo di True Detective e del tweet in cui dici: “Obama ha visto le mie tette”…
È stata una cosa molto spontanea, a volte mi passano per la testa dei pensieri che sento il bisogno di esprimere. Stavo leggendo un articolo su un sito che seguo, in cui si diceva che Obama aveva chiesto una copia di True Detective in anteprima e ho pensato “mio Dio, se l’ha visto mi ha vista nuda”. Ho pensato fosse divertente e la gente ha apprezzato il tweet.
 
La serie per te è stata un grande passo avanti, in termini di carriera e fama…
Il primo grande passo della mia carriera è stato Percy Jackson, perché fino ad allora non avevo fatto niente. Ogni ruolo che ho fatto ha cambiato in qualche modo la mia vita e True Detective è stato un altro passo enorme. La gente ha adorato la serie, ed è stupendo fare parte di qualcosa di simile. Più passa il tempo, più voglio fare cose che mi piacciono e lavorare con gente che ammiro. Sono cresciuta con Gremlins ed è stupendo poter lavorare con il regista di uno dei miei film preferiti.
 
Hai lavorato con Chris Columbus in Percy Jackson e ora Joe Dante, due titani del cinema fantastico anni ’80. Puoi paragonarli?
Sono molto simili. Gremlins (scritto da Columbus, ndr) è un film divertentissimo e si capisce che si sono divertiti a realizzarlo insieme. Entrambi amano fare cinema ed è una gioia stare sui loro set. Anche loro adorano starci, amano gli attori, nel loro cuore sono ancora dei ragazzini e sono pieni di passione per il loro lavoro. Per alcuni il lavoro di regista e attore provoca stress e depressione, ma loro hanno l’abilità rara di portare il loro senso dell’umorismo sul set e questo si riflette su tutti i loro collaboratori.