Per sfuggire alla calura e al caos dei litorali nel mese di agosto, il fine settimana al lago è sempre un’ottima soluzione: acqua fresca, paesaggi immersi nella natura, e quell’atmosfera di quiete che ristora dopo le fatiche della settimana. A molte persone l’acqua dolce del lago ispira poca fiducia, con quel colore spesso reso torbido dal fondale fangoso (ad eccezione degli specchi d’acqua alpini naturalmente), che tuttavia non è il vero indice di pulizia dell’acqua: a rendere noti i dati sullo stato delle acque lacustri ci pensa Legambiente, che ogni anno, come per i mari, parte con la Goletta dei Laghi prelevando dei campioni in diverse zone dei principali bacini italiani e analizzandole.
I risultati permettono di avere una panoramica sull’inquinamento delle acque lacustri in Italia, e ad oggi sono stati resi noti quelli che riguardano: il Lago d’Iseo, di Como, il Garda, i laghi Maggiore e Ceresio, i laghi Trasimeno e Piediluco, Albano, Bolsena, Bracciano, Vico. Non sono ancora stati pubblicati i dati dei laghi toscani, marchigiani, calabresi e siciliani, ma alla Sicilia Legambiente ha consegnato la Bandiera Nera per la mancata applicazione delle norme sulle acque interne. Trovate tutti i dati precisi qui, ma ecco un riassunto della situazione.
Il Lago d’Iseo, prima tappa, non supera l’esame della Goletta dei Laghi, con 8 punti di criticità individuati sui 12 in cui sono stati prelevati campioni d’acqua (6 sulla sponda bresciana e 2 su quella bergamasca). Non va meglio al Lario, meglio noto come Lago di Como, che presenta 13 punti tra inquinati e fortemente inquinati sui 19 presi in analisi. Il Lago Maggiore o Verbano presenta migliorie rispetto allo scorso anno sul versante piemontese, con 5 punti inquinati su 10, mentre la maglia nera va al versante lombardo, con 8 punti su 8 da inquinati a fortemente inquinati. Il Ceresio, o Lago di Lugano è invece peggiorato dallo scorso anno, con 5 zone inquinate sulle 6 prese a campione. Nessuna buona notizia per la sponda veneta del Garda, sulla quale sono emersi 5 punti inquinati su 6, di cui 4 fortemente inquinati, mentre va meglio la sponda lombarda, con 6 punti entro i limiti di legge sui 10 analizzati.
La Goletta dei Laghi si è spostata quindi al centro Italia, dove i dati per ora resi noti sono quelli riguardanti i laghi Umbri e Laziali. Sul Lago Trasimeno sono stati prelevati 5 campioni d’acqua di cui solo 2 non inquinate (o comunque entro i limiti di legge), mentre sul Piediluco sono stati analizzati solo 2 punti, 1 inquinato e uno no. Per quanto riguarda il Lazio, il Lago di Bolsena presenta 5 punti inquinati su 8, Bracciano 4 punti inquinati su 6 (di cui 3 fortemente inquinati). Due i dati positivi: il Lago di Vico presenta 2 punti su 2 non inquinati, e il Lago di Albano è pulito in 2 zone su 3 analizzate.
Rimaniamo in attesa dei dati di Toscana, Marche, Calabria, Sicilia, ma le analisi fatte finora non promettono nulla di buono. Weekend al lago? Sì, ma forse è meglio scegliere i laghetti di montagna.